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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

IV Municipalità, no alla prostituzione. Associazione Trans Napoli: "Preoccupati"

Il presidente Coppola annuncia controlli serrati e multe. La presidente dell'ATN: "Un provvedimento che potrebbe rappresentare una nuova minaccia per la vita già difficile dei transessuali"

Linea dura della IV Municipalità contro la prostituzione: multe sia alle squillo che ai clienti. Ad annunciarlo è il presidente Armando Coppola che ha incontro l'assessore comunale di Napoli alla Legalità, Giuseppe Narducci. Si è deciso, spiega Coppola, di dare vita a "controlli serrati e multe da parte della polizia municipale contro il fenomeno della prostituzione". Presto, infatti, "partiranno le ronde della polizia municipale nel triangolo della prostituzione tra il Centro direzionale, via Ferraris e via Gianturco, dove il mercato del sesso insiste a tutte le ore del giorno e della notte. L'obiettivo sarà multare le lucciole ed i loro clienti con contravvenzioni salate in modo da scoraggiare quello che a Napoli Est sta diventando un fenomeno ormai incontrollabile sotto il profilo dell'ordine pubblico".

Soddisfatto dell'esito dell'intesa è Coppola: "Narducci ha dato la sua disponibilità ad arginare la ferita di Poggioreale; in sostanza anche Napoli avrà la sua ordinanza contro la prostituzione così come avviene in tante altre città che si battono seriamente contro il degrado del mercato del sesso". Coppola, alcuni mesi fa, propose provocatoriamente di adottare l'ordinanza del Comune di Altopascio, in provincia di Lucca, dove si chiedeva alle squillo di pagare una tassa sui propri proventi. (Ansa)

LE REAZIONI - L'associazione Trans Napoli (ATN) scende in campo contro la delibera anti-prostituzione approvata dal Consiglio della Quarta Municipalità che, "secondo quanto si apprende", potrebbe essere recepita dal sindaco de Magistris come ordinanza sindacale. "Sono profondamente preoccupata e indignata - spiega la presidente dell'ATN Loredana Rossi - perché questo provvedimento potrebbe rappresentare una nuova minaccia per la vita, già difficile, delle persone transessuali e di quanti sono costretti alla prostituzione, semplicemente perché, in molti casi, non hanno alternative. A distanza di due anni dal pacchetto sicurezza proposto dal sindaco Iervolino, da noi già duramente contestato, oggi ci ritroviamo a scendere in campo in difesa dei diritti dei più deboli, con un'amministrazione comunale da noi pure fortemente sostenuta. Non crediamo possibile che un sindaco come Luigi de Magistris, che si è dimostrato tanto sensibile alle tematiche del mondo Lgbtq, possa accanirsi sulle persone più fragili, già lasciate ai margini dalla società e dalle istituzioni".

"Auspichiamo - ha concluso la Rossi - che questa situazione non si trasformi in un'ulteriore guerra contro i poveri, ma che si attivino politiche sociali che puntino all'inclusione e non a un'ulteriore esclusione. Sono fiduciosa che il nostro sindaco non ascolti i canti male auguranti delle sirene". L'associazione è tra le firmatarie della lettera - promossa dagli operatori sociali della cooperativa Dedalus, del gruppo di imprese sociali Gesco e di altre trenta organizzazioni - rivolta alla Giunta de Magistris "affinché non faccia propria l'ordinanza e mette a sistema interventi integrati capaci di colpire chi sfrutta, tutelando allo stesso tempo chi ne è vittima". (Ansa)

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