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Cardarelli, si dimettono tutti i medici: "Non rispettato il diritto alla Salute"

Ammutinamento in Pronto soccorso. La Cgil: "Mortificata la dignità di pazienti e lavoratori. In queste condizioni impossibile lavorare"

Preavviso di dimissione da parte di tutti i medici del pronto soccorso del Cardarelli. Siamo di fronte probabilmente ad una provocazione ma fa effetto pensare che la totalità dei camici bianchi dell'emergenza del primo ospedale cittadino possano lasciare il loro posto. La motivazione è da ricercare nelle immagini che arrivano negli ultimi giorni, con decine di barelle ammassate nei corridoi e ore di attesa per ricevere assistenza.

I primi sentori di un rinnovato malcontento si erano già avuti nel weekend con la Cgil che denunciava oltre 170 accessi in pronto soccorso il 29 aprile a fronte di personale ridotto all'osso. Nella giornata di ieri 4 maggio, presidio di medici e infermieri contro le politiche aziendali e regionali. Quindi, l'annuncio delle dimissioni. "In queste condizioni non possiamo più garantire il diritto alla salute e alla vita dei cittadini - afferma Giuseppe Visone, medico del pronto soccorso e delegato di Cgil Fp - Gli utenti sono costretti ad attendere ore e non possiamo seguirli. Paghiamo carenza di personale e scelte aziendali discutibili, ma nessuno ci ascolta. Per questo motivo hanno tutti i medici dell'emergenza, circa 25, hanno presentato un preavviso di dimissioni"

Un tema, quello dell'affollamento del Cardarelli, che esiste da anni: "Abbiamo avanzato proposte che sono state ignorate dall'azienda e dalla Regione. - spiega Alfredo Garzi, segretario generale Cgil Fp Napoli e Campania - La Sanità campania era un disastro prima della pandemia e lo è ancora oggi. Non ci sono state assunzioni per fronteggiare le migliaia di medici e infermieri in meno rispetto alle esigenze. La medicina territoriale è inesistente e tutto ricade sugli ospedali".

Tra le richieste della Cgil c'è anche quella di coinvolgimento dei policlinici universitari nella gestione dell'emergenza. "Hanno posti letto e personale ma restano risorse non sfruttate - sostiene Giosuè Di Maro, segretario Cgil Fp Napoli e Campania - I pronto soccorso pagano anche i ricoveri troppo lunghi nei reparti. Se una persona che può essere dimessa in 7 giorni resta in ospedale 15 è chiaro che non si liberano i posti per chi aspetta in emergenza. Qualcuno continua a dire che la nostra Sanità è un'eccellenza, purtroppo i fatti dicono altro". 

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