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L'arresto / Giugliano in campania

Intercettati a telefono mentre stavano per commettere un omicidio: l'arresto provvidenziale

L'intervento dei carabinieri a Giugliano. Erano già armati e pronti a colpire il loro obiettivo

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Aversa, nel corso di un'articolata attività di indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, hanno tratto in arresto in flagranza di reato due soggetti — entrambi napoletani — per detenzione abusiva di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I due soggetti, E.I. classe '84, con precedenti per spaccio e G.C. classe '98, al momento dell'arresto si trovavano alloggiati in un albergo nel comune di Giugliano in Campania, località Varcaturo, e avevano progettato di eseguire un omicidio nel napoletano per destabilizzare il contesto criminale in cui operava la vittima individuata e per proporsi come temibili interlocutori in quel territorio.

L'intervento dei militari si è reso necessario proprio a seguito dell'ascolto di alcune conversazioni in cui i due arrestati facevano riferimento all'imminente agguato da eseguire utilizzando le armi nella loro disponibilità, tra cui anche una mitraglietta. I militari dell'Arma, infatti, rinvenivano, all'interno della stanza in cui i due arrestati alloggiavano da qualche mese, una pistola a tamburo marca Smith & Wesson — risultata poi rubata — con all'interno una cartuccia calibro 38 special, 34 proiettili calibro 9 luger, 7 dosi di cocaina per un peso totale di 2.07 grammi, due radiotrasmittenti e un bilancino di precisione, oltre a 1400 euro in contanti suddivisi in banconote di piccolo taglio provento dell'attività di spaccio.

Le indagini svolte hanno consentito di ricostruire sia il contesto in cui operavano i due indagati sia le attività criminali loro riconducibili tra le quali assumeva centralità quella finalizzata a commettere rapine di Rolex in tutto il territorio campano e anche oltre il confine regionale. Le indagini, che hanno condotto all'individuazione della base operativa dei due indagati tratti in arresto, erano state avviate a seguito di una rapina commessa a Lusciano da due individui a bordo di uno scooter Kymko nei confronti dei due occupanti di un'auto colpiti da un colpo d'arma da fuoco esploso dal rapinatore per impossessarsi dell'orologio Rolex del conducente. 

Da una prima ispezione del telefono cellulare sequestrato agli arrestati, sono emerse rilevanti conferme sull'appartenenza di entrambi in un gruppo di soggetti dediti stabilmente a commettere rapine di Rolex e spaccio di droga nonché sui loro contatti con altri individui del territorio napoletano inseriti in contesti criminali più strutturati ed organizzati. 

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