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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bagnoli / Via Coroglio

Ecco come sarà il nuovo Science Center di Città della Scienza

Un edificio progettato tenenendo conto soprattutto della splendida cornice in cui è inserito. Un nuovo Polo pensato per essere punto di aggregazione, dialogo e scambio

Seconda fase per il progetto vincitore del concorso di idee per la ricostruzione del nuovo Science Center di Città della Scienza, l'ala del polo d'intrattenimento andata distrutta nel rogo del 4 marzo 2013.

Il team vincitore composto dai due giovani architetti Valerio Ciotola, 31enne di Napoli, e Andrea Guazzieri, 29enne veneziano (poi unitisi al gruppo cui fanno parte Nicola Marchetti, Alfredo Postiglione e Salvatore De Lucia, supportato delle imprese Stige & Partners, Icaro Srl, e Dinamicamente Architetti) è ora a lavoro per il completamento del progetto preliminare.

La squadra ha raccontato i dettagli del lavoro ad Antonio Rossano, in un'intervista per l'Espresso:

Essendo quello approvato un progetto di massima, stiamo integrando la proposta risultata vincitrice di tutti gli allegati necessari per la presentazione del progetto preliminare; una volta presentato ed approvato il preliminare, avremo 70 giorni per la consegna del progetto definitivo. Sarà poi una apposita Conferenza dei Servizi, costituita dagli enti finanziatori e territoriali preposti a determinare le modalità di affidamento della progettazione esecutiva

Sono, poi, i due giovani architetti vincitori del concorso a spiegare al giornalista quali sono i criteri che hanno ispirato il progetto, che ha tenuto conto dei criteri del bando, ma anche della cornice in cui è inserito lo Science Center:

Abbiamo conciliato queste esigenze disegnando una volumetria che fosse molto semplice, non invasiva, ma al contempo chiara e netta e facesse da unione tra la parte retrostante di Città della Scienza e il mare che è lì davanti. Sono stati rispettati i requisiti del bando sia in termini di destinazione d’uso e programmatici, sia di fabbisogno energetico. Siamo addirittura riusciti a restituire una volumetria inferiore, quindi un minor impatto dell’edificio sui profili circostanti, pur mantenendo le stesse superfici. 

"LA LANTERNA DELLA MEMORIA": l'edificio, come spiega ancora l'architetto Guazzieri a L'Espresso, sarà anche simbolo della memoria, dovrà "mantenere una sorta di dialogo con l'esistente", "una connessione leggibile tra nuovo e vecchio"

La struttura avrà la forma di un parallelepipedo ed è stato "progettato pensando al mare" sul quale affaccia dicono ancora gli architetti:

La relazione tra interno ed esterno, alla base del progetto, è stata realizzata in funzione del mare.

Il nuovo Polo, inoltre, è stato pensato per essere punto di aggregazione, dialogo e scambio, da qui, spiegano ancora i progettisti, "la scelta di ridurre la volumetria per lasciare ampi spazi esterni ove potranno svolgersi diverse tipologie di eventi, concerti, installazioni all’aperto"

LEGGI L'INTERVISTA INTERA SULL'ESPRESSO

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