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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Castellammare di stabia

Morto in acqua a Castellammare: era un richiedente asilo

Il 25enne era ospitato da una struttura alberghiera a Terzigno. Frequentava spesso la spiaggia. La verità nei video degli stabilimenti vicini

Si tratta di un giovane richiedente asilo nigeriano ospitato in una struttura alberghiera di Terzigno. Resa nota l'identità del 25enne morto in acqua nel corso del pomeriggio sulla spiaggia di un tratto di costa a Castellammare di Stabia. Si chiamava Pedro Amos ed era ospite della struttra Villa Angela così come molti altri profughi. E' anche chiaro che la verità sul motivo del decesso verrà fuori solo dall'autopsia disposta dalla procura di Torre Annunziata. Degli indizi potrebbero, però, venire fuori in minor tempo grazie ai filmati dei lidi vicini al tratto di spiaggia libera dove il 25enne si è tuffato. Intanto vengono avanzate diverse ipotesi che non possono trovare alcuna conferma se non in qualche racconto dei bagnanti presenti sul posto. In molti hanno detto di conoscere il giovane e che non era la prima volta che andava in spiaggia.

C'è chi in spiaggia ha parlato addirittura di una mancanza di soccorso in un primo momento perché quando il giovane avrebbe chiesto inizialmente aiuto si è pensato ad uno scherzo. Un'ipotesi assolutamente da verificare e che si basa solo sul tam-tam che si alimenta in queste occasioni. Ciò che è certo è che quando è stato portato fuori dall'acqua il corpo del giovane era già probabilmente senza più vita. I soccorritori hanno provato anche un lungo massaggio cardiaco ma non c'è stato nulla da fare. L'incidente è avvenuto lungo il tratto di spiaggia libera tra la Calcina e il lido “Stone”. Il corpo del nigeriano si era incastrato tra gli scogli del tratto di costa. Non è ancora chiaro se si tratti di morte naturale avvenuta all'interno delle acque stabiesi, e poi il corpo abbia raggiunto gli scogli, oppure se gli sia stato fatale l'impatto con i massi. Toccherà ai carabinieri che sono intervenuti sul posto, il compito di effettuare le indagini su delega della procura oplontina. 

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