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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cardito

Processo orrore Cardito, la sorellina di Giuseppe: "Gli dissi 'respira'"

Alla sbarra il patrigno dei due, Toni Essoubti Badre. Le testimonianze della sorellina, anche lei vittima di percosse. Citate in giudizio due maestre e la preside della vittima

Prosegue il processo a Toni Essoubti Badre, il 24enne accusato di aver ucciso il piccolo Giuseppe a Cardito nella nota e tragica vicenda dello scorso gennaio.

Le testimonianze di Carmelinda Falco, psichiatra infantile che ha raccolto i racconti della sorellina della vittima, sono spaventose. "Ho visto Giuseppe sul divano, non riusciva a parlare - ha spiegato la bambina, anch'essa al tempo malmenata dal patrigno, alla dottoressa - aveva gli occhi un po' aperti e un po' chiusi. Gli ho detto 'respira'". "Papà Toni mi ha messo sotto il rubinetto tenendomi la bocca aperta, mi voleva affogare", ha ancora raccontato la piccola alla sua psichiatra.

Le domande alla bambina sono state poste in un ambiente protetto del Santobono dov'era ricoverata, in audizioni peraltro registrate.

Le testimonianze (VIDEO)

La piccola ha anche riferito di una reazione, sebbene soltanto verbale, di sua madre in quel tragico 27 gennaio. "Basta, li stai uccidendo" avrebbe detto al suo compagno mentre questi massacrava di botte i due bambini.
Sollecitata dal medico a riferire i comportamenti della madre rispetto alle percosse di Badre, la bambina ha sottolineato che questa mai si era fisicamente impegnata a difenderli.

La strategia di "svenire"

La dottoressa Falco, rispondendo alle domande del pm Izzo in aula, ha descritto lo stato psicologico della bimba: "Per difendersi aveva creato una strategia - ha spiegato la psichiatra - fingeva di svenire. Una strategia che aveva suggerito anche a Giuseppe e a noi, che la stavamo aiutando, in quanto ci riteneva in pericolo".

Maestre e preside citate in giudizio

Intanto, due maestre e la dirigente dell'istituto scolastico frequentato da Giuseppe sono state citate in giudizio. Il pm Paola Izzo ha ipotizzato per loro il reato di omessa denuncia. Non è stata ancora fissata la data dell'udienza, che si terrà davanti al giudice monocratico del Tribunale di Napoli Nord.

La neuropsichiatra infantile Carmelinda Falco ha infatti riportato, tra le testimonianze della sorellina di Giuseppe, anche quella in cui la piccola ha sostenuto di aver avvisato le maestre delle violenze subite in casa per mano del patrigno.

Aggiornato alle 13.55


 

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