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Cronaca

Morte Ciro Esposito, la requisitoria di Pisani: "Ergastolo per De Santis"

L'avvocato della famiglia del tifoso ucciso a Roma ha ribadito la richiesta peraltro già avanzata anche dai pm. "Chiediamo che per una volta, in questo Paese, chi ha ammazzato paghi"

Angelo Pisani, avvocato della famiglia di Ciro Esposito – il tifoso ucciso in viale di Tor di Quinto a Roma poche ore prima di Fiorentina-Napoli finale di Coppa Italia 2014 – ha tenuto oggi la sua requisitoria ribadendo la richiesta dell’ergastolo per Daniele De Santis.

L'avvocato ha sottolineato alla Corte che Ciro restò vittima, innocente, "di un agguato di stampo terroristico, vittima della criminalità più violenta non dello sport e di tifosi che già erano passati oltre come ben visto dal De Sanctis che, solo dopo, quando pensava che i tifosi napoletani erano già lontani, ha attaccato il pulman pieno di donne e bambini con una strategia di tipo militare disinnescata solo dall'intervento e sacrificio di Ciro Esposito che ha cambiato l'esito di quella giornata".

La richiesta di ergastolo per De Santis era già stata avanzata anche dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio il 19 aprile scorso. "Chiediamo ad alta voce l'ergastolo per De Santis – ha esordito Pisani – e non lo chiediamo per furia giustizialista, ma per amore e rispetto dei valori. Non vogliamo infierire su chi ha sbagliato perché impossessato dal diavolo. E sappiamo bene che la condanna non ci restituirà Ciro. Ma chiediamo che per una volta, in questo Paese, chi ha ammazzato paghi".

Per Pisani De Santis "ha fatto fuori, col suo gesto, il senso dello sport. Ha massacrato la via di pace tra due tifoserie già rivali. Ha creato un solco tra due città vicine e, per molti versi, simili". "Noi – ha concluso l'avvocato – vogliamo che tutto ciò che attenti alla serenità di un Paese, già tanto avvelenato, possa conoscere il proprio destino: quello di restare fuori dal consesso civile".

Lo scorso 14 aprile “Gastone” De Santis aveva confermato, nell'interrogatorio, di avere sparato quattro, cinque colpi di pistola, dichiarando di essere lì "perché voleva far spostare i bus dalla strada". Così facendo, ha sottolineato ancora Angelo Pisani, l’imputato ha "di fatto confermato la verità processuale e la verità dei fatti, già peraltro emersa con tutta evidenza dai video e dalla ricostruzione di quanto accaduto. Una deposizione contraddittoria, non credibile, che ha rappresentato un’ulteriore, grande prova della sua colpevolezza".

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