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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Processo ai clan: 48 condanne e 89 capi di imputazione

Emessa la sentenza verso sei clan dell'area nord di Napoli. 48 condanne, 89 capi di imputazione per reati di estorsione, spaccio di stupefacenti, detenzione di armi, associazione mafiosa. Alle cosche sono attribuiti 12 omicidi avvenuti tra il 1996 e il 1999

La terza sezione del tribunale di Napoli ha emesso ieri una sentenza che colpisce sei clan dell'hinterland settentrionale napoletano: 48 condanne con pene che variano dai 4 ai 28 anni.

I capi di imputazione sono 89  e i reati contestati a vario titolo sono di estorsione, spaccio di stupefacenti, detenzione di armi, associazione mafiosa.

Gli imputati sono ritenuti affiliati ai clan Natale-Marino (attivo a Caivano), Legnante-Pezzella (Frattamaggiore e Frattaminore), Russo-Ciccarelli (Parco Verde di Caivano), clan di Francesco Pezzella (Cardito e Carditello), Iavazzo (Frattamaggiore), Cennamo (Crispano e Frattaminore).

Quindici le assoluzioni, mentre le condanne sono per complessivi 456 anni di reclusione. Il presidente Domenico De Stefano ha impiegato circa un'ora per leggere il dispositivo della sentenza. Nel corso del processo, scaturito da una indagine dei carabinieri della compagnia di Casoria, sono stati interrogati 119 testimoni e 11 collaboratori di giustizia. Alla lotta tra le cosche per il controllo degli affari illeciti sono attribuiti 12 omicidi avvenuti tra il 1996 e il 1999 e altri quattro avvenuti nel corso della celebrazione del processo.
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