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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Contromano in tangenziale, la difesa di Mormile: "Fu omicidio colposo"

Il 28enne dj è accusato di omicidio volontario per la morte della fidanzata ventiduenne, Livia Barbato, e di Aniello Miranda, quarantottenne di Torre del Greco, per l'incidente avvenuto il 25 luglio scorso

Quando il 25 luglio 2015 Aniello Mormile imboccò la tangenziale contromano, non era in sé e non poteva rendersi conto del pericolo a cui andava incontro proprio per la grande quantità di alcol assunto. Nessuna volontarietà, quindi, né dolo eventuale: il capo di imputazione va riqualificato in duplice omicidio colposo. Questa, come riferisce Il Mattino, la richiesta arrivata al termine dell'arringa difensiva dai legali del 28enne, accusato di omicidio volontario per la morte della fidanzata ventiduenne, Livia Barbato, e di Aniello Miranda, quarantottenne di Torre del Greco.

Ieri, nell'aula 115 del Palazzo di Giustizia, si è tenuta l'udienza del processo con rito abbreviato che vede imputato il dj per duplice omicidio volontario davanti al giudice per le indagini preliminari Rosa De Ruggiero. Il giudice si esprimerà il 14 luglio, data fissata per la sentenza.

Gli avvocati delle famiglie delle vittime hanno sostenuto che la manovra a U era stata effettuata lucidamente, configurando quindi l'omicidio volontario. La difesa, al contrario, supportata da fotografie, intercettazioni e consulenze, ha sostenuto che Mormile, che in quelle condizioni non poteva rendersi conto della pericolosità. Da qui la richiesta di condannare per omicidio colposo o almeno di concedere le massime attenuanti, nel caso resti contestato l'omicidio volontario.

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