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Cronaca

Si torna sui banchi: primo giorno di scuola tra luci e ombre

La campanella è suonata per mezzo milione di studenti tra Napoli e provincia. Ma i problemi sono tanti: istituti ridimensionati, scuole accorpate, insegnanti precari senza una destinazione

Ci siamo: è il primo giorno di scuola per mezzo milione di studenti di Napoli e provincia. In tutta la Campania complessivamente suonerà la campanella per 135mila alunni nella scuola dell'infanzia, 285mila nella primaria, 206mila in quella secondaria di primo grado e 316mila in quella secondaria di secondo grado.

Eppure, spiega Luisa Maradei del Mattino, la scuola sembra essere sempre più condannata a lenta agonia. Tanti i motivi, gli effetti del dimensionamento degli istituti ad esempio: quelli con meno di 600 alunni hanno perso il dirigente e il segretario. E poi strutture sottodimensionate, scuole accorpate che hanno cambiato codici meccanografici e, in alcuni casi, anche gli estremi bancari e così risultano prive del materiale scolastico perché impossibilitate a pagare in tempo i fornitori. C'è poi il problema degli insegnanti di sostegno. Ancora: le insegnanti precarie che aspettano ancora di conoscere la propria destinazione.

Rosanna Colonna, segretario generale Cisl Scuola Napoli, parla anche della carenza di personale Ata: "Purtroppo il Ministero non ha proceduto con le immissioni in ruolo dei collaboratori scolastici, ecco perché molti istituti si troveranno in difficoltà con il rischio di compromettere seriamente il normale andamento delle lezioni". Ma l'assessore all'Istruzione della Regione Campania Caterina Miraglia non ha voluto far mancare a docenti e studenti il suo augurio di un sereno anno scolastico.

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