Primo giorno in classe a San Giovanni: "In periferia, la scuola è l'unica cosa che abbiamo"
Alla Vittorino da Feltre debutto per prime medie e prime elementari. La preside: "Abbiamo letto la gioia negli occhi dei ragazzi"
Sono stati gli studenti della seconda media, chitarra e microfono alla mano, ad accogliere chi, oggi, ha cominciato la prima alla Vittorino da Feltre di San Giovanni a Teduccio. Se il primo giorno di scuola è importante per tutti, in periferia lo è due volte perché, come ricorda la preside Valeria Pirone: "Per molti di questi ragazzi la scuola è tutto e viverla in presenza è impagabile. Oggi, oltre alla prima media abbiamo accolto anche la prima elementare. Lo abbiamo fatto con una piccola coreografia musicale preparata dai nostri studenti, una sorta di passaggio di testimone".
Si riparte. Con qualche timore, ma anche con tante speranza, come raccontano i genitori del Rione Villa: "Il primo giorno di scuola di un figlio è sempre un'emozione. C'è un pizzico di preoccupazione per il Covid, ma gli abbiamo detto di portare sempre la mascherina". Ed è esattamente quello che dovranno fare tutti i ragazzi, indossare la mascherina anche in posizione statiche per tutte le ore di lezione. A differenza dell'anno scorso, il distanziamento non è più obbligatorio li dove gli spazi non lo consentono e, come la stragrande maggioranza delle scuole campane, anche la Vittorino da Feltre soffre per la mancanza di aule.
"Ci sono famiglie preoccupate per eventuali contagi - prosegue la dirigente - ed è una possibilità concreta che alcune classi possano andare in quarantena. Ma credo che tra preocupazioni e speranze vincano le speranze. Dovevamo ricominciare, volevamo ricominciare. E con il vaccino forse riusciremo a vincere questa battaglia".