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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, maxi blitz dei Nas: in manette primario del Cardarelli

Secondo l'accusa gli indagati dirottavano verso la clinica privata Villa del Sole pazienti dell'ospedale che attendevano di essere operati. L'inchiesta nasce da controlli della GdF su prestazioni sanitarie in regime di intramoenia

I carabinieri del Nas e i militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli stanno eseguendo in queste ore in Campania, Toscana e Piemonte 13 provvedimenti cautelari, di cui un arresto in carcere, 2 arresti domiciliari, tre divieti di dimora in Napoli e 7 obblighi di presentazione alla Polizia giudiziaria) e 42 decreti di perquisizioni domiciliari emessi dalla procura di Napoli nei confronti di personale medico e paramedico di varie strutture ospedaliere napoletane, tra cui l'ospedale Cardarelli - in manette il primario di ortopedia Paolo Jannelli - nonché di alcuni dipendenti della Casa di cura privata Villa del Sole.

I reati contestati sono l'associazione per delinquere finalizzata alla concussione, abuso d'ufficio, falso e truffa in danno alla pubblica amministrazione.

Secondo l'accusa gli indagati dirottavano verso la clinica privata pazienti dell'ospedale Cardarelli che attendevano di essere operati. Le indagini sono state coordinate dai pm Francesco Curcio ed Henry John Woodcock.

L'inchiesta nasce da controlli della Guardia di Finanza sulle prestazioni sanitarie in regime di intramoenia. Successivamente gli inquirenti hanno delegato ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità la parte dell'indagine relativa ai ricoveri e agli interventi chirurgici. I carabinieri hanno quindi accertato che i pazienti per essere operati nella struttura privata pagavano anche diverse migliaia di euro a fronte di interventi che potevano essere eseguiti a carico del Servizio sanitario nazionale.

REPARTO COME CENTRO DI RECLUTAMENTO - La seconda divisione di ortopedia dell'ospedale Cardarelli era stata trasformata in un "vero e proprio centro di reclutamento di pazienti gestito dal primario prof. Paolo Iannelli, pazienti che venivano dirottati alla casa di cura Villa del Sole, di proprietà, tra l'altro, dello stesso Iannelli. Lo scrivono i pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock. Iannelli, dopo aver prospettato speciosamente (e sistematicamente) ai degenti tempi lunghi di attesa per poter essere sottoposti alle cure e soprattutto agli interventi necessari, "induce gli stessi a trasferirsi presso la casa di cura Villa del Sole approfittando delle loro condizioni fisiche precarie, del loro stato di soggezione e di diminuita capacità di discernimento, così sfruttando ai fini di lucro la sua condizione di preminenza ed altresì costringendo persone deboli a lui affidate per la professione svolta a prendere decisioni che altrimenti non avrebbero preso".

IL COMMENTO DI CODACONS - "Il dirottamente di pazienti alle cliniche private, per interventi che potrebbero essere eseguiti negli ospedali a carico del Ssn, non è certo una prassi nuova e sconosciuta, e rappresenta un evidente danno sia per i cittadini che per la sanità pubblica". Queste le parole del presidente Carlo Rienzi.

FEMORE ROTTO, UN PRESTITO PER OPERARSI ALLA VILLA DEL SOLE -  Ricoverata per una frattura scomposta del femore, era stata abbandonata su un letto senza prospettiva di essere operata, non le era stata praticata alcuna assistenza e non le era neppure stata messa in trazione la gamba. Questo il racconto di Antonietta S., 78 anni, una delle pazienti le cui dichiarazioni sono confluite nell'inchiesta sulla Sanità in Campania che ha portato al blitz di Nas e Guardia di Finanza. La soluzione? Un interventoi alla Villa del Sole al prezzo di 4mila euro.

DUEMILA EURO PER UNA INGESSATURA - Numerosi dettagli arrivano dalle intercettazioni confluite nell'inchiesta che ha portato agli arresti di medici, infermieri e dirigenti della sanità campana.

IL MEDICO JANNELLI A LAVORO, MA ERA IN THAILANDIA - Gli inquirenti hanno accertato che il primario di ortopedia era partito l'11 febbraio 2011 da Roma con un volo per Bangkok per rientrare il successivo 20 febbraio. Ciò nonostante sul foglio delle presenze risultava aver lavorato nei giorni 14, 15, 16 17 e 18 febbraio dalle 9 alle 14.

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