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Portici, centinaia di donatori di midollo per il piccolo Alex

Prosegue la corsa di solidarietà per il piccolo Alessandro Montesor, il bimbo di un anno e mezzo affetto da linfoistiocitosi emofagocitica. Il piccolo, la cui mamma è napoletana, sta sostenendo una cura sperimentale che durerà altre cinque settimana, ma necessita di un trapianto di midollo osseo. Dopo le oltre mille persone che si sono messe in fila sabato scorso in piazza del Plebiscito, anche a Portici, nella sede della facoltà di Agraria sono stati in duecento i giovani dai 18 ai 35 anni che hanno lasciato campioni salivari all'Admo, l'associazione donatori di midollo osseo. 

I campioni saranno analizzati e i potenziali donatori saranno iscritti nel registro internazionale. Trovare un donatore compatibile, però, non è semplice, c'è una possibilità su centomila, ma i familiari del bimbo e i volontari continuano a lottare giorno dopo giorno: "Alex ha suscitato gande solidarietà nei potenziali donatori - afferma Michele Franco di Admo Campania - il loro sforzo servirà anche in futuro perché entreranno nel registro internazionle e potranno salvare la vita anche ad altri bambini". Superata anche l'emergenza per la mancanza di tamponi che si era palasesata sabato per l'imprevista affluenza. 

Intanto proseguono velocemente i controlli di compatibilità per reperire un donatorie adatto ad Alessandro Montesor: "So che stanno lavorando senza sosta per avere i risultati nel più breve tempo possibile". Le persone tra i 18 e i 35 anni potranno iscriversi al registro dei donatori di midollo osseo anche domani nel polo universitario di Monte Sant'Angelo. 

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