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Cronaca

Pedopornografia, inchiesta in tutta Italia: 51 indagati

Perquisizioni in decine di città. Venivano inviati i video tramite due chat di Whatsapp chiamate “Tana della Luna” e “scoobyDank"

Facevano girare video di pornografia minorile addirittura di piccoli in età infantile. Con la grave accusa di pedopornografia sono indagate dalla procura di Catania e da quella per i minorenni, 51 persone tra cui anche alcune a Napoli. Sono in corso una serie di perquisizioni in decine di città italiane, tra cui quella partenopea, per riuscire a scovare il materiale che veniva fatto girare con protagonisti dei minorenni.

Le indagini 

Le indagini sono state svolte dalla polizia postale di Catania sotto la direzione del Centro nazionale contrasto pedopornografia on-line (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni. Sono state avviate dopo la denuncia di una donna, madre di un adolescente, che si era accorta della presenza sullo smartphone del figlio di immagini erotiche di minori pubblicate su due gruppi Whatsapp, gruppi ai quali il figlio era iscritto. Si chiamavano “Tana della Luna” e “scoobyDank".

Gruppi che inizialmente condividevano immagini e video del genere “gore” ovvero di torture, suicidi e simili. La donna ha consegnato spontaneamente il cellulare agli agenti della Postale che hanno acquisito con sofisticate strumentazioni forensi il contenuto del telefono e, in particolare, dei gruppi Whatsapp. Così è partita l'inchiesta che ha portato alla scoperta di una rete in cui erano coinvolti anche 30 minorenni.

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