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Cronaca

Poliziotta colpita con un sasso e violentata nel parcheggio del Porto

Aggredita alle spalle da un cittadino del Bangladesh, è stata ricoverata al Cardarelli

La scorsa notte un cittadino del Bangladesh è stato arrestato con un'accusa gravissima. Avrebbe prima colpito con un sasso e poi violentato una giovane poliziotta, in forza al nucleo Volanti del commissariato di polizia Decumani, che aveva appena terminato il turno di lavoro, poco dopo la mezzanotte, mentre si accingeva a riprendere l'auto nel parcheggio del varco Pisacane.

L'aggressore, 23enne irregolare sul territorio italiano, ha sorpreso l'agente di spalle, senza darle il tempo di reagire. La donna, soccorsa, è stata ricoverata all’ospedale Cardarelli. Le ricerche del responsabile sono partite subito e l'uomo, che si era dato alla fuga, è stato arrestato all’altezza di via Duomo.

Il cittadino del Bangladesh è ora accusato di tentato omicidio e violenza sessuale aggravata.

"Pugno nello stomaco per la città"

"La notizia della poliziotta aggredita la scorsa notte nel pieno centro di Napoli arriva come un pugno allo stomaco. Alla donna agente della polizia di Stato vanno tutta la vicinanza e la solidarietà del gruppo che rappresento e che da tempo ormai si spende perché la città sia più sicura. Ormai la misura è colma. L’incapacità nella gestione dell’ordine pubblico è ormai palese e questa situazione è intollerabile. Tra qualche giorno avremo finalmente un ministro degli interni a cui rivolgere le nostre istanze. Qualcuno che intervenga coi fatti e non con le inutili sfilate e i protocolli di forma che pure abbiamo sempre criticato. La vicenda della scorsa notte, l’ennesimo episodio di violenza, ci restituisce l’immagine di una città ormai abbandonata a se stessa, in cui le Istituzioni sono assenti e lontane spettatrici di uno spettacolo indegno per un Paese civile. In ogni settore manca la risposta adeguata. Aspettiamo subito una convocazione ai tavoli istituzionali, in prefettura, alla Regione e in Comune, da cui siamo stati finora colpevolmente sempre stati esclusi, per dare il nostro contributo. Abbiamo da tempo lanciato proposte serie, rimaste lettera morta, dall’adozione della pistola elettrica per le forze dell’ordine al costante e serio presidio del territorio. E qui parlo anche da magistrato antimafia quale sono stato, mettendo a disposizione la mia esperienza e la mia professionalità maturata sul campo, che spero abbiate il buon senso di utilizzare. Sono pronto a partecipare al tavolo permanente sulla sicurezza che ho chiesto di istituire alla prima seduta del Consiglio comunale, un anno fa. Napoli ormai è una emergenza nazionale. Appena possibile farò visita alla poliziotta per portare il mio personale sostegno e quello del gruppo Maresca".

Complessità della gestione sicurezza

“Oggi non possiamo che stringerci alla collega brutalmente aggredita a Napoli, manifestandole tutta la solidarietà possibile nella convinzione che il suo valore e il suo coraggio, assieme alla vicinanza di familiari, colleghi e dei cittadini onesti di questa città, l’aiutino a superare questo momento così difficile e traumatico. L’ennesima barbarie che funesta il capoluogo, quotidianamente alla ribalta delle cronache nazionali, riporta prepotentemente sul tavolo una ‘questione sicurezza’ che tormenta la città e la sua provincia, frustrando insopportabilmente la libertà, l’incolumità e la serenità della gente, ostaggio di pericoli di ogni sorta e di delinquenti che sembrano spadroneggiare. Una questione che richiede più che mai un intervento forte, diretto e concreto, che consenta allo Stato di riaffermare la propria autorevolezza, garantendo ordine e legalità. Le Istituzioni ed i propri rappresentanti, ad ogni livello, sono chiamati ad adeguare senza se e senza ma le proprie scelte politiche e operative alle singolari e complesse esigenze di un contesto territoriale che richiede misure straordinarie”.

Così Stella Cappelli, Segretario Generale vicario Fsp Polizia di Stato, dopo l’ennesimo grave episodio di cronaca avvenuto a Napoli, dove una poliziotta è stata aggredita e violentata nella zona del porto.

“Di fronte a continui fatti così terribili – le fa eco Mauro Di Giacomo, Segretario provinciale Fsp Napoli – i primi a soffrire sono proprio i poliziotti che spendono le proprie energie a servizio della gente, ben coscienti che la lotta a illegalità, delinquenza e illegalità così diffuse, è spesso impari, e che anzi, spesso, proprio loro ne rimangono vittime. Non è la prima volta che lanciamo un allarme rispetto a una città metropolitana che presenta sfide uniche per complessità, varietà, e per livello di violenza. E’ inutile lasciar passare ‘l’acqua sotto ai ponti’ come se con il tempo ci si dovesse abituare a questo livello di precarietà. Nel panorama italiano Napoli si distingue per la complessità della gestione della sicurezza, e bisogna avere il coraggio di assumere iniziative altrettanto uniche per sostenerne gli abitanti e anche gli operatori in divisa che ogni giorno scendono in strada a combattere come se andassero in guerra”.

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