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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Polizia ambientale, a Napoli è caccia agli sversamenti abusivi

Continua, su tutto il territorio cittadino, il piano di controllo degli inquirenti per arginare il fenomeno delle minidiscariche abusive

Continuano i controlli a tappeto della Polizia ambientale di Napoli, volti a porre fine al fenomeno diffuso degli sversamenti illegali in città. Il monitoraggio riguarda numerose zone: Porta Capuana, i quartieri Scampia e San Pietro, quelli di Agnano e Fuorigrotta, i Camaldoli. Le attività degli agenti seguono i dettami dei piani concordati con l'assessora all'Ambiente (e vicesindaco) Tommaso Sodano, Asia, Municipalità coinvolte e direzioni tecniche per l'ambiente e ciclo integrato acque. Il mercato di piazza Leone a Porta Capuana da un mese fa registrare "apprezzamenti per la nuova tenuta dell'area e l'efficiente conferimento degli imballaggi da parte dei mercatali", risultato raggiunto grazie alla presenza costante di agenti oltre che alla razionalizzazione delle campane per la raccolta rifiuti. In via e piazza Settembrini, invece, in due cantieri sono state registrate violazioni ambientali relative al materiale da risulta (lasciato in strada ad intralciare il traffico), oltre che violazioni edilizie ed urbanstiche. Gli agenti hanno fatto rimuovere i rifiuti dalla strada a cura e a spese dei responsabili. Lo stesso provvedimento è stato preso nei pressi di Porta Capuana, dove i titolari di una pescheria avevano lasciato in strada ogni genere di rifiuto dopo la demolizione del loro negozio.

Le operazioni proseguono anche nei quartieri Scampia e San Pietro, in cui sono state elevate molte multe ai cittadini che conferivano i rifiuti fuori orario e ai commercianti che non curavano correttamente lo smaltimento degli imballaggi. Agnano, quartiere profondamente segnato dalla piaga delle minidiscariche abusive, vede sotto osservazione degli agenti numerose ditte artigiane e meccaniche. Tra via Murate e via Ruggiero, circa dieci aziende hanno subito multe, sequestri e in casi gravi con la chiusura dell'attività. Si tratta di carrozzieri, meccanici, fabbri e tipografie, attività molte delle quali senza contratti per lo smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi. Infine ai Camaldoli – con l'aiuto delle perizie tecniche della direzione ciclo integrato acque del comune – è stata ritrovata l'emissione abusiva della condotta fognaria di un intero condominio. Il palazzo sversava, attraverso un manufatto abusivo, i suoi reflui fognari sulla vegetazione del parco.

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