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Pizzeria nel carcere di Poggioreale: i detenuti potranno lavorare anche all'esterno

L'iniziativa ha due obiettivi: dare la possibilità ai detenuti di mangiare la pizza e offrire un percorso formativo spendibile

Con una cena suggestiva e inusuale, è stata inaugurata il 14 luglio, all’interno della Casa Circondariale “Giuseppe Salvia Poggioreale” di Napoli la pizzeria “Brigata Caterina”, un’iniziativa, nata dalla collaborazione tra il Ministero della Giustizia e la diocesi di Napoli. Il progetto sperimentale, coordinato da Antonio Mattone, direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi Napoli, e finanziato dalla Cassa delle Ammende, oltre a dare la possibilità ai detenuti e al personale del penitenziario di poter acquistare la pizza, ha lo scopo di formare e avviare al lavoro quei reclusi che vogliono rimettersi in gioco e fare altre scelte di vita.

In particolare, con la realizzazione di un laboratorio artigianale di pizzeria e friggitoria, dentro il carcere di Poggioreale, si intende promuovere la formazione delle figure professionali connesse a questi mestieri, e consentire qualificazione professionale e avviamento al placement.

Una seconda fase del progetto prevede la realizzazione di una pizzeria esterna al carcere in un locale non più adibito al culto nel Centro Storico cittadino messo a disposizione gratuitamente dalla chiesa di Napoli, dove saranno collocati per un periodo limitato i detenuti che nel frattempo saranno usciti dal carcere, e che alla fine potranno essere collocati nel mercato del lavoro. Tale locale era una volta la chiesa di Santa Caterina al pallonetto di Santa Chiara, da cui il nome “Brigata Caterina”. La fase di formazione prenderà l’avvio il prossimo settembre

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