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Scampia, piscina comunale abbandonata da due anni: "Sottraeva i ragazzi alla strada"

Per riaprire la struttura servirebbero 1,5 milioni di euro. Un giovane: "Grazie a questo luogo, sono sfuggito alla criminalità". La denuncia dei cittadini accolta da Antonio Bassolino

E' chiusa da due anni, ma a guardarla da fuori sembrano venti. La Piscina comunale di Scampia, in via Labriola, è devastata: mancano vetri, i muri interni sono crollati, in alcuni angoli si sono formate discariche abusive a cielo aperto. "Per riaprire questo luogo - spiega Alessandra Del Prete, candidata presidente all'ottava Muncipalità con la lista Per Napoli - è stato calcolato che servirebbero 1,5 milioni di euro. Scampia merita questo investimento".  

Eppure, per anni, questa struttura ha accolto i ragazzi del quartiere, offrendo loro un'alternativa alla strada. Alternativa che oggi non c'è più, come racconta un giovane del quartiere: "Io sono stato fortunato, questo luogo mi ha tolto dalle maglie della criminalità. Lo sport mi ha mostrato una strada diversa e io l'ho seguita. Ma molti bambini e ragazzi non saranno fortunati come me".

Un gruppo di cittadini ha lanciato l'allarme. Un grido accolto da Franco Porzio, ex campione di pallanuoto e presidente onorario dell'Acquachiara, e da Antonio Bassolino, candidato a sindaco di Napoli: "Una piscina comunale abbandonata a Scampia è uno spreco incredibile. Quando sono stato sindaco di Napoli ci fu un forte investimento sugli impianti sportivi. Se dovessi diventare nuovamente primo cittadino dovremo ricominciare da qui. Ma aggiungo che dovremmo lavorare molto anche sulla ristrutturazione delle palestre scolastica, coinvolgendo il mondo delle associazioni".  

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