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Cronaca San sebastiano al vesuvio / Viale delle Industrie

"La Città Metropolitana sta abbattendo alberi contro la legge": la denuncia

L'ambientalista di Gea Ets Roberto Braibanti spiega a NapoliToday che cosa sta succedendo a San Sebastiano ed in altri comuni della cintura metropolitana di Napoli

Alberi abbattuti fuori stagione, cioè in un periodo dell'anno in cui dovrebbero invece fare da "casa" per gli uccelli. Una procedura contro la legge, che però sta portando avanti in queste ore non un privato ma un ente pubblico: la Città Metropolitana di Napoli.
La denuncia è dell'ambientalista di Gea Ets Roberto Braibanti.

"La città metropolitana è recidiva in questi comportamenti errati, nel non rispettare la legge nazionale sulle nidificazioni", ci spiega.

Quale legge non starebbe rispettando la Città Metropolitana?
"Si tratta della legge 157 del 1992 sulla protezione della fauna selvatica omeoterma che, all'articolo 21 lettera O e all'articolo 31, prevede pesanti sanzioni per la distruzione di uova e nidi e per il disturbo delle specie avi-faunistiche in periodo di nidificazione.
Insomma, è vietato distruggere o danneggiare deliberatamente nidi e uova nonché disturbare deliberatamente le specie protette di uccelli fatte salve le attività previste dalla legge".

Esiste quindi un periodo dell'anno in cui operazioni come queste sono vietate?
"Esattamente, non si può assolutamente potare o abbattere alberi in questo periodo, dal 31 marzo fino ad ottobre, perché questo va a confliggere con la legge in quanto comporta un danneggiamento della fauna".

Dove sono in corso gli abbattimenti cui fa riferimento?
"A San Sebastiano al Vesuvio, in viale delle Industrie, si sta procedendo proprio oggi all'abbattimento coatto di pinus pinea di circa 40 anni senza l'accordo col Comune, con un blitz vero e proprio da parte della Città Metropolitana. Ho parlato col sindaco di San Sebastiano, e lui stesso ha chiesto alla Città Metropolitana di non operare. Inutilmente però".

Ma perché la Città Metropolitana interviene in una situazione di questo tipo, e non il Comune interessato?
"Nasce tutto dal problema che i comuni non hanno soldi né progettualità né tecnici, almeno i più piccoli, per poter procedere in autonomia con la gestione in house del verde. Chiedono quindi aiuto alle istituzioni più grandi, come in questo caso alla Città Metropolitana. La Città Metropolitana però non ha un regolamento del verde, e lavora anch'essa in subappalto con ditte che operano con ribassi enormi (un problema che abbiamo già affrontato qui, ndR) senza la professionalità necessaria".

Ma perché questi abbattimenti?
"C'è innanzitutto da dire che questo disastro è in atto non solo a San Sebastiano ma in tutti i Comuni della cintura metropolitana di Napoli. Poi sui pini in particolare esiste un problema, quasi tutti i Comuni vivono male la loro presenza sul territorio perché spesso vanno ad intaccare sottoservizi e marciapiedi. Inoltre c'è la fobia, adesso totalmente irrazionale, che possano crollare. Quindi i Comuni a volte chiedono vengano sostituiti. Il problema però è anche una questione di tempistica. Se l'abbattimento viene chiesto – per dire – a gennaio, è possibile la Città Metropolitana si presenti dopo mesi, quando appunto la legge vieterebbe operazioni di questo tipo. Ed ecco che si creano queste disfunzioni".

Qual è il suo appello?
"La città metropolitana e il sindaco devono prendere una posizione di rispetto nei confronti delle leggi ed educativa verso i cittadini, perché è chiaro che - se un'istituzione va contro le leggi dello stato sulla conservazione delle specie arboree e animali che vivono con esse - si dà un pessimo esempio ai cittadini i quali si sentono autorizzati a fare altrettanto".

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