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Cronaca Mugnano di napoli

Inceneritore di Giugliano: comitati civici in piazza

Nel fine settimana banchetti a Mugnano, Marano e Chiaiano per informare la cittadinanza sull'ipotesi di un nuovo inceneritore a Taverna del Re. I Comitati: "Il raggio di emissione è di 15 km, arriverebbe fino a Napoli"

“Oggi un nuovo pericolo incombe sul nostro territorio: la costruzione di un inceneritore a Giugliano nella zona di Taverna del Re per bruciare le pericolosissime “ecoballe” e tutto quanto sarà in grado di ingoiare quel mostro”. E’ quanto si legge sui volantini distribuiti tra sabato e domenica dal Comitato Civico Cambiamo Mugnano e dagli attivisti della Rete Commons (la rete di Comitati in difesa dei beni comuni) nelle piazze tematiche allestite a Marano, Chiaiano e Mugnano per informare ed allertare i cittadini sull’ipotesi della costruzione di un nuovo inceneritore sul territorio.

I Comitati annunciano di essere pronti alla mobilitazione, così come sta accadendo per la discarica del Castagnaro e come è già accaduto per quella di Chiaiano, chiusa dallo scorso 31 dicembre, ma sulla quale l’attenzione non calerà finché l’area devastata non verrà bonificata.

“Gli inceneritori – spiegano gli attivisti – sono macchine di morte, emettono nell’area diossina e polveri sottili che avvelenano aria e terra, agendo su raggio di circa 15 km dal luogo in cui vengono costruiti. Un impianto del genere, quindi, eretto a Giugliano,  avvelenerebbe l’interland (meno di due km in linea d’aria da Mugnano e meno di 4 da Marano) ma anche la città che dista solo 11 km in linea d’aria”.

La rete Commons spiega anche che le alternative esistono e che queste proteste hanno lo scopo di informare i cittadini sulle possibilità di un metodo di smaltimento dei rifiuti ecosostenibile: compostaggio, differenziata spinta, trattamento meccanico manuale. Oltre al riciclo, al riuso e ad ordinanze che spingano al minor utilizzo possibile di imballaggi e materiali non riciclabili.

Un’opposizione netta quindi al nuovo piano rifiuti della Regione Campania, che prevede la costruzione di nuove discariche (come quella del Castagnaro, contro la quale sono già scese in piazza oltre 10mila persone) e nuovi inceneritori. A dirsi contrario all'ipotesi di questo impianto anche il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che insieme alla sua amministrazione ha chiarito di essere in ferma opposizione alla costruzione di altri termovalizzatori anche se non si tratta strettamente del comune di Napoli. 

Piazze tematiche contro l'inceneritore di Giugliano - V. Graniero/Napolitoday

 

 

 

 

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