Piazza Garibaldi, un piano contro abusivismo e degrado

Piazza Garibaldi: schiamazzi notturni, prostituzione, affitti in nero e mercatini abusivi. Sono questi i quattro punti critici per i quali il presidente del Consiglio provinciale Luigi Rispoli, insieme ad un gruppo di consiglieri della Seconda e della Quarta Municipalità, hanno consegnato al comandante dei vigili urbani Attilio Auricchio un documento ufficiale con il quale viene proposto un piano per una maggiore sicurezza dell'area. A riferire la notizia è il quotidiano il Mattino.

La zona della stazione è, in effetti, da tempo in una situazione di eccessivo degrado. E anche NapoliToday ha lanciato una petizione da qualche tempo per chiedere maggiore attenzione da parte delle istituzioni (per firmare clicca qui)

In attesa del nuovo piano urbano annunciato recentemente, il documento redatto da consiglieri e presidente è un insieme di norme e regole straordinarie atte a contrastare il degrado oltre a nuove ammende per i trasgressori, ma, per adesso, non è ancora ben chiara la fattibilità della proposta dato che la visione del documento da parte delle istituzioni e delle forze dell'ordine è avvenuta da troppo poco tempo.

Le proposte dei consiglieri sono di forte "impatto" e sembrano destinate a fare molto discutere. Eccole in breve:
1. Chiusura entro le 24 quegli esercizi commerciali (phone center, intenrnet point, chioschi di bevande...) che adesso restano aperti tutta la notte, identificati come la causa degli schiamazzi notturni. Con l'aggiunta di un divieto di somministrazione di bevande in recipienti di vetro.
2.Divieto di sostare con l'auto nell'area della stazione, di contrattare prestazioni in strada o addirittura di intrattenersi, con un'ammenda da 500 euro per chi viola le regola. Questo per contrastare la prostituzione.
3.Per contrastare il fenomeno degli affitti in nero, "collegato spesso - ha spiegato Rispoli, un sovraffollamento e presenza abusiva di persone che stabiliscono la propria residenza in spregio delle normative igienico-sanitarie e dell'anagrafe. Spesso questo fenomeno si verifica attraverso l'uso di terranei che hanno una destinazione d'uso diversa da quella abitativa e che ciononostante vengono locati, senza regolari contratti, nonostante in alcun modo rispondono agli standard di abitabilità e igiene sanitaria. Su questo è opportuno, nell'ambito di corrette politiche di sicurezza urbana, che il Comune richieda ai proprietari ed ai conduttori di avere tutte le notizie necessarie al fine di poter sviluppare una banca dati degli immobili".
4. Vietare in piazza ogni tipo di "vendita itinerante" per contrastare gli ambulanti abusivi.