Frana a Ischia, estubato Peppe Di Massa: migliorano le condizioni del più grave dei feriti
Il 55enne idraulico sta meglio, respira e si alimenta da solo. Dal Cardarelli, dove è ricoverato dalla tragica notte del 26 novembre, fanno sapere che a breve potrebbe lasciare la terapia intensiva
È finalmente fuori pericolo Giovan Giuseppe Di Massa, l'idraulico 55enne ricoverato al Cardarelli sin dallo scorso 26 novembre, giorno della tragica frana di Casamicciola Terme che ha fatto 12 vittime. L'uomo era le più grave tra le cinque persone sopravvissute alla colata di fango ma rimaste più o meno seriamente ferite.
Come confermato a NapoliToday da fonti interne allo stesso Cardarelli, Peppe – sull'isola il 55enne è conosciuto così – è stato estubato. Adesso, pur restando comunque precauzionalmente ricoverato in terapia intensiva, può respirare e mangiare da solo.
Quella tragica mattina l'uomo - immortalato in alcune immagini totalmente ricoperto di fango - era stato trasportato dall'isola alla terraferma, al Trauma Center del nosocomio di via Cardarelli. Aveva riportato lo schiacciamento del torace ed aveva inalato ed ingerito una notevole quantità di fango. Dopo un pimo momento in cui alcune complicazioni intervenute l'avevano portato in terapia intesiva, le sue condizioni sono col passare dei giorni andate migliorando. La speranza – ci spiegano ancora dall'ospedale – "è che nei prossimi giorni possa essere trasferito in reparto" e quindi lasciare la terapia intensiva.
La frana e i funerali delle vittime
Gli ultimi funerali delle vittime della frana si sono tenuti sabato 10 dicembre. Quel giorno Monsignor Gennaro Pascarella, vescovo di Ischia e Pozzuoli, ha celebrato le esequie dei cinque componenti della famiglia Monti e della donna di origini bulgare Nikolinka Blangova. "Oggi li pensiamo in Paradiso uniti e sorridenti", sono state le sue parole.
Lo stesso vescovo nell'occasione aveva anche sottolineare la necessità di riflettere su quanto successo e chiesto che "le autorità amministrative e politiche trovino soluzioni non rimandabili affinché eventi del genere non si ripetano". A Lacco Ameno, nel pomeriggio e sempre in forma privata, si sarebbero poi tenuti i funerali dell’ultima delle 12 vittime, Mariateresa Arcamone.
Le prime esequie, quelle di Eleonora Sirabella e di Salvatore Impagliazzo, si erano tenute invece mercoledì 7 a Lacco Ameno. Quelle di Maurizio Scotto di Minico, della moglie Giovanna Mazzella e del loro piccolo Giovangiuseppe, due giorni dopo, venerdì 9.