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Cronaca Avvocata / Piazza Dante Alighieri

Pensioni, mobilitazione il 2 aprile: a Napoli corteo da Piazza Dante

Manifestazioni in tutta Italia promosse da Cgil, Cisl e Uil per chiedere al governo "modifiche sostanziali al sistema previdenziale" e l'apertura di un confronto sul tema

Cgil, Cisl e Uil rilanciano la mobilitazione sulle pensioni ed il 2 aprile si terranno in tutta Italia manifestazioni per chiedere al governo “modifiche sostanziali al sistema previdenziale” e l’apertura di un confronto sul tema. 

A Napoli, l'appuntamento è alle 9 in Piazza Dante, da qui partirà un corteo diretto in Piazza Matteotti. "Saremo in piazza a Napoli - spiega la Cgil partenopea - perché è necessario cambiare la legge Monti-Fornero: bisogna garantire più flessibilità nell'accesso alla pensione, riconoscere la diversità dei lavori, bisogna riformare il sistema contributivo per assicurare un trattamento pensionistico giusto e dignitoso ai precari che svolgono lavori saltuari e discontinui".

“Il Governo - spiegano in una lettera i segretari generali Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo - non ha inteso finora aprire un confronto sul tema pensioni come richiesto per ultimo dai Segretari Generali al Presidente del Consiglio. Anzi, ad aggravare il quadro, è partito un attacco anche alle pensioni di reversibilità e prosegue una discussione che, in assenza di una proposta governativa, continua ad aver al centro l’obiettivo di scaricare il costo di qualunque modifica per intero sui lavoratori. Ciò mentre i problemi diventano sempre più acuti sia sul versante dell’occupazione giovanile che su quello della condizione di lavoro di chi svolge occupazioni pesanti e faticose, di chi è precoce, di chi il lavoro lo perde e rimane privo di reddito.
La piattaforma unitaria chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata a 41 anni di contributi senza aggancio automatico all’attesa di vita.
Negli attivi del 17 dicembre che hanno visto la straordinaria mobilitazione di migliaia di delegati a Torino, Firenze e Bari, abbiamo assunto l’impegno dell’apertura di una vera e propria vertenza che costruisca le condizioni per raggiungere i risultati che auspichiamo. Oggi, in assenza di qualunque confronto, riteniamo necessario rilanciare l’iniziativa di mobilitazione, con manifestazioni territoriali da tenersi il 2 aprile prossimo”.

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