rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Bagnoli / Via Diomede Carafa

Chiude il passaggio a livello 'Starza' a Bagnoli: "Costava 150mila euro l'anno"

A nulla sono valse le vivaci proteste dei giorni scorsi. Il presidente Eav De Gregorio: "Basta il passaggio di via Enea". Ma i residenti sostengono non sia sicuro

"Tra burocrazia e proteste dopo 5 anni di discussioni e proteste questa notte è stato chiuso un passaggio a livello che non garantiva la necessaria sicurezza e costava 150 mila euro all’anno". Così Umberto De Gregorio, presidente Eav, commenta l'avvenuta chiusura del passaggio a livello di via Diomede Carafa - denominato Starza, a Bagnoli, che ha generato vivaci proteste nei giorni scorsi. 

"I passaggi a livello vanno chiusi appena possibile, altrimenti rischiamo di chiudere le ferrovie . Mi auguro che i cittadini lo capiscano", scrive De Gregorio. "L’attraversamento non consente il passaggio di persone a ridotta mobilità ed era sporadicamente utilizzato dai soli abitanti delle immediate vicinanze del passaggio a livello stesso. Questi ultimi, si sono sempre opposti con forza alla soppressione di tale varco, nonostante la vicinanza di un altro passaggio a livello in via Enea, sito a circa 200 metri da Starza a, protetto da barriere complete e con una sede adatta al passaggio di persone a ridotta mobilità".

Chiude il passaggio a livello, protesta dei bagnolesi

"Per i motivi sopra esposti, l’EAV ha intrapreso con il Comune di Napoli una lunga trattativa per portare a termine la soppressione del PL in parola culminata con la firma di un Protocollo di Intesa il 19 marzo alla presenza del Presidente della X Municipalità, Fuorigrotta-Bagnoli, dottor Diego Civitillo e dell’Assessore Comunale, professor Mario Calabrese", conclude De Gregorio. 

I cittadini bagnolesi, che anche questa notte hanno protestato, sostengono invece che il passaggio a livello in via Enea non sia ancora sicuro. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chiude il passaggio a livello 'Starza' a Bagnoli: "Costava 150mila euro l'anno"

NapoliToday è in caricamento