L'arresto di Sibillo: il boss "tradito" da un tatuaggio sull'avambraccio

Tradito da un tatuaggio a un avambraccio, raffigurante delle carte da gioco. Così il boss della camorra Pasquale Sibillo è stato arrestato ieri a Terni dalla polizia.

LA VICENDA -  Nonostante le foto segnaletiche e le indagini condotte da squadra mobile di Napoli, da quella di Terni e dallo Sco, gli investigatori non erano completamente certi della sua identità. Sibillo era in auto con un familiare, seduto al posto del passeggero. La vettura è stata fermata e all'agente che lo ha identificato ha fornito un nome e documenti risultati falsi. A quel punto il poliziotto gli ha leggermente alzato il maglioncino con la scusa di verificare se avesse qualcosa indosso. Una volta individuato il tatuaggio il boss è stato bloccato.

LE REAZIONI - "Ancora un successo per la Squadra Stato". Il Ministro dell'Interno Angelino Alfano ha commentato così la cattura di Pasquale Sibillo parlando di un "risultato straordinario raggiunto grazie alla grande capacità degli operatori della Polizia di Stato nell'attività di contrasto al crimine organizzato e al delicato lavoro dei magistrati". E ancora: "Si tratta di una cattura eccellente che rende merito all'impegno e alla professionalità messi in campo a partire dal Comitato nazionale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica che si era tenuto a Roma il 29 settembre scorso. Questo risultato - ha affermato il ministro Alfano, dopo avere sentito il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, per complimentarsi del successo ottenuto - rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e dimostra che lo Stato è presente ed è forte. Questa operazione contribuisce alla riaffermazione della legalità nel territorio napoletano e indebolisce sensibilmente le reti criminali".