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Cronaca

La richiesta: "Scorta per Pasqualino 'o collier, è un testimone attendibile"

Pasquale Scotti, ex braccio destro di Raffaele Cutolo, si è pentito. Le sue dichiarazione hanno trovato riscontro nelle verifiche dell'antimafia

Per Pasquale Scotti, l'uomo che era il braccio destro di Cutolo nella Nco, verrà chiesto il piano di protezione tipico dello status di pentito di camorra. È la decisione dei pm anticamorra di Napoli, che credono nella volontà di collaborare dell'ex latitante.

Per quello che era il killer della Nuova Camorra Organizzata sono 30 anni gli anni di carcere da scontare. Ma è ancora sotto processo per altri reati, procedimenti per i quali potrà puntare sui benefici assicurati ai collaboratori di giustizia.

SCOTTI ESTRADATO IN ITALIA, IL VIDEO DELL'ARRIVO

Fino ad ora, Scotti si è dimostrato un collaboratore di giustizia attendibile. Centinaia di pagine di verbali, piene delle sue dichiarazioni, pare abbiano trovato riscontro. La Procura di Napoli per vagliarne la credibilità ha ascoltato – alcuni mesi fa – anche lo stesso Raffaele Cutolo, oramai in carcere da più di quarant'anni.

Si tratta di una collaborazione molto utile per l'antimafia napoletana. È al vaglio anche l'ampliamento della Dda partenopea, la costituzione di un pool col compito di ricostruire – anche grazie a Scotti – la scia di soldi e sangue che ha percorso Napoli e hinterland dagli anni '70 ai giorni nostri.

CONTINUA - CHI È PASQUALE SCOTTI, "PASQUALINO 'O COLLIER"

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