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Cronaca

Malattie e contratti di solidarietà fasulli: tra i 7 arrestati ci sono professionisti napoletani

Un sistema messo in piedi da un imprenditore campano con 6 consulenti (5 napoletani): lavoratori in falsa mobilità. Il sistema ha arrecato 2 milioni di danni allo Stato

La Guardia di Finanza di Parma ha sgominato un'organizzazione (7 arresti, 26 le persone indagate) che gestiva l'amministrazione di una ditta di Fidenza: nel corso degli anni l'organizzazione ha arrecato danni erariale allo Stato stimati in 2 milioni e 600 mila euro. L'imprenditore della ditta - che si occupa di impiantistica - è finito in manette, sei consulenti sono stati posti agli arresti domiciliari. Il caso è riportato da ParmaToday. L'imprenditore è di origine campane, cinque dei sei consulenti sono professionisti napoletani operanti a Parma.

Da una verifica fiscale i finanzieri hanno smascherato il meccanismo che ha portato alla truffa ai danni dello Stato. Un perenne ricorso all'istituto della malattia e degli ammortizzatori sociali (contratto di solidarietà, nello specifico). I dipendenti, anche se in malattia o in regime di orario ridotto, lavoravano comunque full-time. Il lavoratore riceveva un compenso definito 'paga globale': una retribuzione forfettaria che, se da un lato faceva gola al lavoratore, dall'altro non gli consentiva di accumulare la giusta contribuzione. In questo modo, però, la ditta risparmiava tasse e contributi. I dipendenti erano stati - a loro insaputa - licenziati e collocati in mobilità: solo così l'amministrazione della ditta poteva utilizzare lo stratagemma. L'indagine si è sviluppata avvalendosi di intercettazioni telefoniche, ambientali e appostamenti. Sono in corso circa 30 perquisizioni a Parma, Napoli, Salerno, Modena, Reggio Emilia e Crotone, nei confronti dei 26 indagati per truffa. 

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