Striano, un parco giochi trasformato in un market per motorini rubati

La tecnica era ormai consolidata: i motorini venivano rubati in qualunque momento del giorno nel salernitano, poi per depistare le forze dell'ordine ci si spostava di un bel po' di chilometri e si custodivano i mezzi altrove, precisamente in un parco giochi di Striano, una sorta di parcheggio sotto le stelle. E sempre qui venivano venduti. Ma il giochino non è andato avanti a lungo ed Emanuele Corvino, strianese di nascita ma residente a Sarno, è finito in manette.

Per il 19enne, abile ladro in trasferta e da tempo nel mirino dei Carabinieri, l'accusa è infatti di riciclaggio e ricettazione. Basti pensare che lo scorso 10 luglio, il ragazzo era stato già denunciato perché trovato in sella a un Liberty nero, risultato rubato sempre a Salerno. Pochi giorni prima, invece, era stato sorpreso alla guida di una Honda SH, anch'essa rubata, e con addosso la somma contante di 400 euro, ritenuti possibile frutto dell'attività illecita. Riguardo all'ultimo atto della vicenda, i fatti raccontano dell'intervento dei carabinieri della Stazione di Striano, coordinati dal maresciallo Tommaso Canino. Questi, poche ore prima dell'arresto, hanno infatti rinvenuto proprio nei pressi del parco giochi Villaggio del fanciullo di via Roberto Serafino una motocicletta risultata rubata a Salerno pochi giorni prima. Allo stesso modo, sono stati recuperati altri tre motocicli e la targa di un quarto. Al momento i militari della compagnia di Torre Annunziata, diretti dal capitano Luca Toti, continuano le indagini in silenzio visto che potrebbero riservare ulteriori e interessanti sviluppi. Anche perché Corvino non sarebbe certo un ragazzino sprovveduto ma rappresenterebbe l'anello di congiunzione di una organizzazione criminale ramificata sul territorio che avrebbe la sua base operativa nel Vesuviano.

Quanto al parco giochi poi, benché frequentato ogni giorno da bambini e famigliole, risulterebbe essere una chiara scelta strategica per passare inosservati. Il luogo ideale dove nascondere la refurtiva e contrattare, previo rigoroso appuntamento quasi si trattasse di un'officina o di un negozio, la vendita dei freschi motocicli sottratti illegalmente nei giorni precedenti.