Le parole di Papa Francesco sul lavoro: "Disoccupazione e sfruttamento rubano la dignità"

“La mancanza di lavoro ruba la dignità”, bisogna “lottare per difenderla”. Il lavoro “nero” è “schiavitù”, “sfruttamento delle persone”: parole forti come macigni quelle pronunciate dal Papa a Scampia sul tema del lavoro.

“Pensate che tra i giovani da 25 anni in giù più del 40 per cento non ha lavoro? - ha detto Francesco – Ma questo è grave. Cosa fa un giovane senza lavoro? Che futuro ha? Che strada di vita sceglie? E questa è una responsabilità non solo della città, non solo del Paese, ma del mondo, perché c'è un sistema economico che scarta la gente, e adesso tocca ai giovani essere scartati, essere senza lavoro e questo è grave”.

"'Il problema più grave – ha spiegato ancora a braccio il Pontefice – è non avere la possibilità di portare il pane a casa, di guadagnarlo. E quando non si guadagna il pane manca la dignità”. “Dobbiamo lottare per questo – ha proseguito il Papa – difendere la nostra dignità. Non dobbiamo rimanere passivi”.

Francesco ha condannato anche sfruttamento e lavoro nero. “Alcune settimane fa, una ragazza che aveva bisogno di lavoro ne ha trovato uno, in una ditta turistica, e le condizioni erano queste: 11 ore di lavoro al giorno per 600 euro al mese, senza nessun apporto per la pensione – ha proseguito ancora Papa Bergoglio - 'Ma è poco 11 ore, se non ti piace guarda la coda di gente che aspetta il lavoro'...Questa si chiama schiavitù, sfruttamento, non è umano, non è cristiano”.