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Cronaca

Grave lutto nel mondo accademico: addio al Prof. Paolo Augusto Masullo

Si è spento all'età di 65 anni il docente dell'Università Federico II di Napoli, figlio del grande filosofo Aldo

Grave lutto nel mondo accademico. Si è spento all'età di 65 anni il Prof. Paolo Augusto Masullo, docente di Filosofia Morale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università Federico II di Napoli. Masullo era figlio del grandissimo filosofo Aldo, scomparso lo scorso anno.

Commosso il saluto dell'ateneo federiciano: "È prematuramente scomparso il professore Paolo Augusto Masullo, ordinario di Filosofia morale presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università Federico II. Studioso di antropologia filosofica moderna e contemporanea, il professore Masullo, classe 1956, si era formato a Napoli, ma dal 1989 aveva avuto l'incarico di docenza all'Università della Basilicata, in cui aveva cominciato la sua attività come ricercatore, poi proseguita come professore associato e infine ordinario di filosofia morale, ricoprendo varie cariche istituzionali, tra cui quella di direttore del Dipartimento di Scienze Umane, per due mandati. Dal 2018 si era trasferito all'Università Federico II. Paolo Augusto Masullo insegnava presso il Dipartimento di Scienze Politiche federiciano 'Etica e Bioetica degli Affetti' e 'Biodiritto' e 'Filosofia Teoretica', per affidamento, presso il Dipartimento di Scienze Umane dell'Università degli Studi della Basilicata. Centrale nella sua attività di ricerca il tema dell'analisi del rapporto tra soggettività e struttura biologica, con i risvolti epistemologici ed etici che ne conseguono, con l'obiettivo di analizzare il significato della coscienza a partire dai suoi fondamenti biologici, come espressione propria dell'evoluzione naturale, sia sul piano dei suoi risvolti storico-culturali che di quelli etico-antropologici. Studioso del pensiero di Viktor von Weizsäcker, ne aveva introdotto in Italia i lavori, traducendo nel 1995 ‘La struttura ciclomorfa. Teoria dell'unità di percezione e movimento'. Negli ultimi lustri si era dedicato al problema del post-umano, indagato dalla prospettiva dell'antropologia filosofica. Tra i suoi volumi, si ricorda: Patosofia, Guerini 1992; L'intersoggettività della persona, Loffredo 1999; L'umano in transito, Pagina 2008 e la cura, con Mauro Maldonato, del volume Posthuman: Consciousness and Pathic Engagement, Sussex Academic Press 2017. Recentemente aveva concentrato la sua ricerca sulle tematiche relative alla 'totalità' antropologica come effetto dei profondi mutamenti connessi allo sviluppo delle tecnologie informatiche e ai riflessi politici di tali trasformazioni epocali, ponendo in evidenza i cambiamenti di paradigma che le tecnologie impongono rispetto all'analisi e alla comprensione dell'umano. La comunità federiciana, commossa, si raccoglie intorno al dolore della famiglia, dei colleghi, degli allievi". 

Anche l'Università della Basilicata, dove ha insegnato a lungo, ha voluto ricordare il Prof. Masullo con un messaggio di cordoglio: "Ci ha lasciato prematuramente il prof. Paolo Augusto Masullo, che per tre decenni è stato brillante e costruttivo componente del corpo accademico dell’Università della Basilicata. Formatosi a Napoli, ha dedicato la sua attività di studioso alla Filosofia Morale, in particolare ai temi dell'Antropologia Filosofica, proseguendo nelle sue ricerche la via segnata dal padre, il prof. Aldo Masullo, scomparso appena un anno fa. E’ stato tra i primi docenti incaricati nei primi anni di vita dell’Unibas, dove è stato incardinato come ricercatore nel 1989. In Basilicata si è subito distinto come rappresentante dei ricercatori universitari ed è stato più volte membro del Senato Accademico, per poi continuare nel suo lavoro come professore associato e ordinario di Filosofia Morale. Della sua poliedrica attività ci piace ricordare lo sforzo profuso per l'istituzione e gestione del corso di Scienze della Comunicazione e del corso di laurea magistrale in Scienze Filosofiche, per il Master di Giornalismo e per l'attivazione, breve ma significativa, di una Radio di Ateneo, a testimonianza della capacità di coniugare la ricerca accademica con il mondo concreto della comunicazione. Nel 2012 ha accolto con entusiasmo l'incarico di Direttore del nuovo Dipartimento di Scienze Umane, organizzando e guidandolo fino all’ottobre 2018, quando si è trasferito presso l’Università Federico II, proseguendo, tuttavia, la sua collaborazione con il nostro Ateneo. Tutti, tra colleghi, studenti e personale amministrativo, hanno avuto modo in questi anni di apprezzarne l’indole naturalmente critica e pronta alla discussione, che lo ha reso pungolo nella vita accademica, ma anche attento a salvaguardare la dimensione umana nell’ambiente di lavoro".

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