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Cronaca

Caso Pantani, intercettazione shock: "La Camorra fece perdere il Giro al Pirata"

L'intercettazione telefonica di un detenuto apre nuovi scenari sulla squalifica del Pirata dal Giro d'Italia del 1999. Sotto accusa le scommesse clandestine

Il lento e triste declino dell'amatissimo campione di Ciclismo, Marco Pantani, ebbe inizio quel fatidico 5 giugno del 1999, quando fu sospeso dal Giro d'Italia, ad un passo dalla vittoria, a causa dei valori di ematocrito troppo alti.

Da quella vicenda il Pirata non si è mai ripreso, fino a perdere la vita in una stanza d'albergo di Rimini nel 2004, per un'overdose, si è sempre detto, ma la madre Tonina e tutti coloro che gli hanno voluto bene hanno sempre contestato tale vesione, anche in virtù delle palesi contraddizioni nei rilievi effettuati subito dopo la sua morte.

Su Mediaset Premium è andata in onda l’intercettazione choc di un detenuto, che svela alcuni particolari inquietanti su quel Giro d'Italia del 1999. 

L'uomo, come raccontò Renato Vallanzasca, confidò in prigione al criminale milanese l’esito del Giro del 1999, che avrebbe visto il Pirata non terminare la corsa, cosa inimmaginabile visto il suo netto vantaggio su Savoldelli, che occupava la seconda posizione nella gara.

Ecco alcuni passaggi salienti dell'intercettazione:

Parente: "E che c’entrava Vallanzasca con sto Pantani?". 
Uomo: "Vallanzasca poche sere fa ha fatto delle dichiarazioni".
Parente: "Una dichiarazione..."
Uomo: "Dicendo che un camorrista di grosso calibro gli avrebbe detto: ‘Guarda che il Giro d’Italia non lo vince Pantani, non arriva alla fine. Perché sbanca tutte ‘e cose perché si sono giocati tutti quanti a isso. E quindi praticamente la Camorra ha fatto perdere il Giro a Pantani. Cambiando le provette e facendolo risultare dopato. Questa cosa ci tiene a saperla anche la mamma.”
Parente: "Ma è vera questa cosa?".
Uomo: "Sì, sì, sì… sì, sì".

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