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Cronaca San Ferdinando / Piazza del Plebiscito

Palazzo Reale riconsegnato alla città a settembre: "Ecco come cambierà"

Il soprintendente Garella: "È stato ritrovato per tutta l'altezza del cortile d'onore l'uso della pietra piperno: i prospetti saranno meno rossi. Ci sarà una sensazione diversa"

L'attesa sta per finire: ancora pochi mesi e poi Palazzo Reale sarà riconsegnato alla città in una veste nuova. A confermarlo in una intervista a La Repubblica, il soprintendente alle Belle arti e paesaggio, Luciano Garella. "L'immagine che verrà proposta ai cittadini sarà diversa rispetto a quella cui erano abituati. È stato ritrovato per tutta l'altezza del cortile d'onore l'uso della pietra piperno: i prospetti saranno meno rossi. Finiti i lavori (entro settembre, ndr) ci sarà una sensazione diversa".

Ma non finisce qui. "Ci saranno degli spazi che prima erano, non voglio dire abbandonati, ma un po' negletti. L'immensa area delle ex stalle, per esempio, potrà essere usata per costituire un avamposto della città nei confronti dei cittadini e non ultimo degli stranieri che auspichiamo giungano sempre più numerosi a vedere Napoli e godere delle sue bellezze".

Riguardo Piazza del Plebiscito, invece: "Ci sono state molte polemiche ma quando gli interlocutori riflettono insieme e cercano di lavorare per il bene comune, spesso si riescono a fare delle cose. Cito il recente concerto dei 13mila giovanissimi. È stato sfortunato per la pioggia, ma importantissimo per dare l'immagine di una città che vuole trovare anche dei modi diversi di presentarsi e rappresentarsi. A mio giudizio, Piazza del Plebiscito deve avere un uso che fughi la "paura della piazza", l'agorafobia. Oggi abbiamo una piazza che ha un valore iconico stupendo, bellissimo, meraviglioso. Per i tutori dell'architettura in sé è uno splendido esempio. Però, devo aggiungere, anche che il grande emiciclo non è solo una soluzione scenica architettonica, ma ha un senso fisico quasi a voler abbracciare la popolazione di Napoli e di tutta gente che gravità sul capoluogo. Ebbene, questo abbraccio deve comportare qualche attività di carattere speciale, deve essere riferito a eccellenze". Necessario, dunque, "trovare un equilibrio nell'andare a individuare gli esercizi commerciali che devono esserci, lontani dalla "chiassosità" e dal cattivo gusto".

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