rotate-mobile
Cronaca

Osteoporosi, 7 consigli utili per trascorrere le vacanze in tutta sicurezza

Quest'anno, per tutte le donne dai 50 anni in poi, gli specialisti della Campagna "Stop alle Fratture" hanno messo a punto consigli utili per trascorrere l'estate in sicurezza, anche in caso di diagnosi di osteoporosi e di fragilità ossea

In estate un pò di relax è d’obbligo, ma attenzione all’osteoporosi! Gli esperti della Campania lanciano la campagna “Stop alle fratture!” e segnalano 7 consigli utili per trascorrere vacanze serene e in tutta sicurezza. La partenza per le ferie estive è per tutti l’occasione di sollievo dalla routine quotidiana e dall’afa cittadina e, come sempre, la Campania è una delle destinazioni più amate, con le sue splendide isole e coste. Da Positano a Capri, dal Cilento a Procida, riposo e tempo libero per dedicarsi alle proprie passioni sono d’obbligo, ma sempre prestando attenzione alla propria salute. Quest’anno, per tutte le donne dai 50 anni in poi, gli specialisti della Campagna “Stop alle Fratture” hanno messo a punto 7 consigli per vacanze in tutta sicurezza, anche in caso di diagnosi di osteoporosi e di fragilità ossea.

L’osteoporosi comporta fragilità ossea, con conseguente maggiore suscettibilità al rischio di frattura, per traumi anche minimi, compresa la frattura del femore. Anche in Campania le fratture del collo del femore, dovute alla fragilità ossea, sono discretamente frequenti (10% di tutte le fratture), mentre in Italia sono presenti circa 5 milioni di persone affette da osteoporosi e circa 2 milioni di anziani non sono autonomi perché affetti da disabilità, spesso provocata da fratture di femore.

La Campagna "Stop Alle Fratture" è un’iniziativa educazionale realizzata con il supporto non condizionante di Eli Lilly Italia, rivolta alle donne sopra i 50 anni di età per informarle sulle possibili conseguenze dovute alla fragilità scheletrica. L’iniziativa vede, inoltre, il coinvolgimento di prestigiose società scientifiche come la SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro), la SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), la SIR (Società Italiana di Reumatologia), l’ORTOMED (Società Italiana di Ortopedia e Medicina), il GISOOS (Gruppo Italiano di Studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa) e, da quest’anno, anche il GISMO (Gruppo Italiano di Studio Malattie Metabolismo Osseo).    

La prima indicazione degli esperti alle donne che soffrono di osteoporosi e fragilità ossea, è quella di porre una grande attenzione agli spostamenti e ad ambienti di soggiorno sicuri. “Nonostante le vacanze estive siano un periodo in cui tutti abbiamo la testa più libera, non bisogna assolutamente abbassare il livello di attenzione – afferma Giovanni Iolascon, Professore di Medicina Fisica e Riabilitazione presso l‘Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e presidente di Ortomed –. Andando in vacanza si affronta un viaggio, si cambia residenza e spesso, quando si sceglie la meta, non si presta attenzione alle necessità che una patologia impone. Chi è affetto da fragilità ossea, però, deve tenere sempre presente che le ossa sono più deboli e che, spostandosi, non si hanno gli stessi ambienti sicuri della propria abitazione. Per non parlare dei mezzi di trasporto come treni e aerei che possono rappresentare un’insidia, con potenziali cadute o sobbalzi improvvisi”.  

E’ fondamentale, oltre a questo, mantenere uno stile di vita sano e proseguire con la propria terapia, soprattutto per chi ha avuto una diagnosi di osteoporosi severa e fragilità ossea. “Qualunque sia la meta che si raggiunge per la villeggiatura, una volta arrivati in vacanza ci si muove di meno e si segue un’alimentazione meno accurata - aggiunge il professor Iolascon -. Invece, per chi è affetto da fragilità ossea, è importante continuare a condurre uno stile di vita adatto a gestire in modo ottimale la patologia. In particolare, è necessario mantenere una moderata ma costante attività fisica e seguire una dieta che favorisca la salute delle ossa. Inutile sottolineare che è assolutamente necessario continuare la terapia farmacologica anche durante le vacanze”. Un aiuto può arrivare dall’esposizione al sole, ma è sufficiente per stare tranquilli? “Più sole si prende, meglio è, perché rafforza le ossa. Ma non si può pensare che sia la soluzione. La vitamina D va assunta anche attraverso un’alimentazione mirata e sana e, laddove necessario, con un’integrazione farmacologica” conclude il professor Iolascon, per poi aggiungere un ultimo avvertimento: “Visto che stiamo parlando alle donne, forse un piccolo consiglio può essere dato anche in termini di abbigliamento: evitare tacchi o scarpe alte certamente diminuisce il rischio di cadute e infortuni”.  

I 7 consigli utili:

1)   Calza sempre scarpe adatte: in montagna o al mare sono ideali calzature chiuse o sandali aperti, purché dotati di suole antiscivolo.

2)   Viaggia in modo confortevole: sia che ti muova in treno o in aereo, quando prenoti richiedi un posto comodo (lato corridoio in modo da poter stendere le gambe) e il servizio speciale per passeggeri a ridotta mobilità per accedere all’aeromobile.

3)   Scegli bene la tua camera da letto: verifica se l’hotel o la casa in cui alloggerai dispone di camere ben illuminate, con letti facilmente accessibili (non troppo alti, né troppo bassi) e bagni con vasca o doccia dotate di maniglie di sostegno.

4)   Non sottovalutare l’importanza del movimento: anche se hai da poco subito un intervento chirurgico, il periodo delle vacanze è adatto a riprendere una moderata, ma costante attività fisica. Ti aiuterà a migliorare la forza muscolare, l’agilità e l’equilibrio, riducendo così il rischio di cadute.

5)   Ricorda che il sole non basta a rafforzare le ossa: il sole è un prezioso alleato delle ossa, specialmente per quanto riguarda la vitamina D che viene prodotta dalla cute irradiata dal sole. Anche in vacanza non trascurare però un’alimentazione ricca di calcio e vitamina D (latte, yogurt, formaggi, pesce azzurro, rucola…) e assumi, se prescritta dal tuo medico, l’eventuale supplementazione di queste sostanze.

6)   Non mandare in vacanza la tua terapia: i farmaci prescritti per la cura dell’osteoporosi servono a rendere le tue ossa più resistenti e quindi a fratturarsi meno. Per questo non smettere di assumerli in villeggiatura: rischieresti di perdere i benefici di un’appropriata terapia farmacologica, fondamentale per garantirti una vita attiva.

7)   Al tuo ritorno, effettua le visite mediche di controllo programmate: se necessario, il tuo medico potrà prescriverti anche accertamenti diagnostici, come la MOC e la radiografia della colonna vertebrale, per poter seguire nel tempo l’evolversi della patologia.  

I 7 consigli per le vacanze sicure si possono anche scaricare a questo link: https://www.stopallefratture.it/download/Leaflet_Vacanze_sicure.pdf dal sito della Campagna “Stop alle Fratture”, dove, inoltre, tutte le donne, dai 50 anni in su, possono conoscere il proprio rischio fratturativo, attraverso il Defra Test online, tool di autodiagnosi per valutare il rischio personale (basso, medio, elevato, molto elevato) di fratturarsi nei successivi 10 anni. È disponibile, inoltre, anche una pagina FB (https://www.facebook.com/StopalleFratture) che contiene informazioni, consigli, approfondimenti e video realizzati da alcuni dei maggiori esperti nazionali sia di ortopedia, che di malattie metaboliche dell’osso, per essere davvero una fonte di informazione aggiornata e puntuale su OP severa e rischi della fragilità ossea.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Osteoporosi, 7 consigli utili per trascorrere le vacanze in tutta sicurezza

NapoliToday è in caricamento