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Cronaca

Cardarelli, la lettera choc di un primario: "Pronto soccorso al collasso"

A scrivere è il direttore dell'Uoc ortopedica: "Personale decimato. Così si distrugge il più grande ospedale del Mezzogiorno"

Giorni complicati per l'ospedale Cardarelli di Napoli. Dopo il dossier presentato da Anaao Assomed, arriva la lettera di Gaetano Romano, direttore dell'Unità operativa complessa ortopedica della struttura, nonché presidente della sezione napoletana dell'Associazione nazionale primari ospedalieri: "Sento il dovere di invitare la segreteria regionale e i vertici della segreteria aziendale a promuovere qualsiasi iniziativa, ad esempio una riunione urgente di tutti i direttori Uoc e Unità operativa dirigenziale, per sensibilizzare gli organi competenti e l'opinione pubblica sullo stato attuale del Cardarelli. Il pronto soccorso è al collasso, la sofferenza e le grida di dolore non sembrano scuotere la coscienza dei responsabili".

Romano passa in rassegna le criticità dell'Ospedale: "Non è chiaro cosa abbia prodotto il lavoro del bed manager. Abbiamo un personale medico e infermieristico decimato, contagiato e quel che resta demotivato, ad eccezione degli angeli dei trapianti. Le Unità operative complesse assistenziali sono allo stremo per mancanza cronica di personale. Si invita il Gruppo dirigenziale Anpo Cardarelli, a farsi promotore di iniziative forti atte a ridare fiducia al personale, non solo medico, e a provare ad arginare la distruzione di quel che resta del più grande ospedale del meridione e a frenare lo scivolamento della sanità pubblica verso quella privata convenzionata". 

Al momento, la direzione del Cardarelli non ha voluto replicare, ma non è escluso che possa farlo nelle prossime ore per rispondere alle critiche ricevute nelle ultime ore. 

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