Un ospedale al collasso. Al Cardarelli c'è carenza degli organici - mancano all'appello medici, infermieri e ausiliari per affrontare le quotidiane emergenze - con grosse difficoltà ad organizzare i turni di lavoro. Il più grande ospedale del Mezzogiorno è in ginocchio, spiega Marisa La Penna del Mattino.

Il direttore medico di presidio, Franco Paradiso, è chiaro: "Negli ultimi tre anni il numero di medici in organico si è ridotto del venti per cento. Col piano di rientro è stata eliminata una "pnmeumologia" una "neurochirurgia" e, più recentemente una "ortopedia". Sono state inoltre rimodulate alcune attività per il migliore utilizzo del personale. Per esempio alcune strutture sono state dipartimentalizzate. Vale a dire la dermatologia, il reparto detenuti, il trauma center che prima erano strutture complesse".

Attualmente ci sono 790 medici. C'è urgenza di assunzioni di medici "accettisti", medici per le aree del pronto soccorso, neurologi, ematologi, anestesisti, radiologi. Al pronto soccorso si presentano minimo trecento pazienti al giorno. Una buona parte viene ricoverata, il resto torna dopo poco a casa. I posti letto sono 917, quotidianamente tutti occupati. E poi c'è la piaga delle barelle, talvolta anche centinaia.