Femminicidio a Napoli, al Cardarelli iniziativa per ricordare Ornella
L'iniziativa per non dimenticare la 40enne napoletana uccisa brutalmente dal marito
Sarà ricordata lunedì al Cardarelli di Napoli, l'ospedale dove è deceduta sabato, Ornella Pinto, la 40enne napoletana brutalmente uccisa dal marito.
Gli operatori sanitari, la Direzione, il Centro antiviolenza Dafne del Cardarelli e la senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio, si danno appuntamento alle 12.30 alla panchina rossa dell'ospedale "per testimoniare la volontà di proseguire nella lotta contro la violenza sulle donne e ricordare Ornella Pinto".
L'incontro avverrà nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza anti Covid.
Consiglio Regionale, bandiere a mezz'asta per Ornella Pinto
"Ho raccolto la richiesta della Vice Presidente Loredana Raia di ammainare domani le bandiere del Consiglio Regionale a mezz'asta in segno di cordoglio per la morte di Ornella Pinto e per testimoniare la volontà dell'intera Assemblea legislativa nel levare un grido corale contro il femminicidio. É un gesto fortemente simbolico per testimoniare non solo la nostra vicinanza alla famiglia, ma anche per continuare a testimoniare l'impegno del Consiglio contro la violenza e per cambiare davvero le relazioni tra uomini e donne all'insegna del rispetto dell'altro e dell'altra e della libertà". A comunicarlo è il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Gennaro Oliviero, che ha così risposto alla lettera inviata dalla Vice Presidente Loredana Raia.
"Ornella Pinto - scrive nella lettera Loredana Raia, Vice Presidente e delegata del Consiglio alle pari opportunità e politiche di genere - è la prima vittima di femminicidio in Campania dall'inizio del 2021. La quattordicesima donna dall'inizio dell'anno morta per mano dell'aguzzino maschio nel nostro Paese. Numeri da brividi! I loro nomi sono stati scanditi dal Presidente della Repubblica, in occasione dell'8 marzo".
"Il Consiglio regionale - ricorda la Vice Presidente Raia - in questi anni ha prodotto iniziative importanti per il contrasto alla violenza di genere. Il verificarsi di tanti episodi ci deve indurre a continuare ancora con maggiore determinazione in questa direzione. Perciò ringrazio il Presidente Oliviero che, accettando, ha manifestato grande sensibilità e attenzione verso le donne vittime, i loro figli e loro famiglie. É ora di coinvolgere tutti i membri dell'assise consiliare affinché dai nostri banchi parta una presa di coscienza per una rivoluzione culturale. Bisogna educare alla parità a partire dai luoghi della decisone. Occorre agire con determinazione se vogliamo ottenere un cambiamento reale della società. Lo dobbiamo ad Ornella e a tutte le altre donne ammazzate e maltrattate. Lo stop alla violenza ed ai femmicidi deve avere la priorità nell'agenda politica ad ogni livello istituzionale".
La senatrice Valente: “Bisogna imparare ad ascoltare le donne”
"L'ultimo caso di femminicidio, quello al danni di Ornella Pinto, avvenuto a Napoli, parla a tutti noi molto chiaramente: occorre imparare ad ascoltare le donne, a dare credito alle loro richieste di aiuto e a riconoscere subito la violenza domestica senza derubricarla a conflitto di coppia. Lo dobbiamo saper fare tutti: amici, vicini di casa, forze dell'ordine, operatori e operatrici giudici pm tutti. Le botte ripetute, i maltrattamenti, la violenza fisica e verbale sono atti gravi quasi mai però isolati spesso propedeutici a epiloghi ben più tragici per questo se intercettati in tempo possono evitare il peggio. In questo caso il compagno è fuggito ma poi si è costituito. Caterina Stellato, sempre di Napoli, sta chiedendo aiuto. Si deve intercettare e riconoscere subito la violenza e intervenire, rendendo più veloci e semplici i provvedimenti di allontanamento dalla casa famigliare e tutte le altre misure di protezione che consentono di mettere DONNE e bambini immediatamente in salvo". Questo il commento della senatrice del Pd, Valeria Valente, presidente della Commissione d'inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere.
Donna uccisa a Napoli, il marito confessa davanti al magistrato
Si è presentato sabato mattina, intorno alle ore 07.00, bussando al portone del Comando della Stazione dei Carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni, Pinotto Iacomino, 43enne originario della provincia di Napoli.
L’uomo, evidentemente sconvolto, ha immediatamente dichiarato al Comandante della Stazione, che gli stava aprendo la porta per farlo accedere, di aver da poco ucciso la moglie Ornella Pinto, 40enne napoletana, dalla quale era separato da circa un anno.
Il Maresciallo, ottenuti i necessari rinforzi di personale, ha avviato la prima raccolta di informazioni, collaborato nella sua attività dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Terni e del Comando Compagnia di Orvieto immediatamente giunti sul posto.
Condotto nel pomeriggio di sabato davanti al Sostituto Procuratore di turno della Procura di Terni, Iacomino, alla presenza del proprio avvocato, ha rinnovato la confessione dando la propria versione dei fatti sulla quale - sotto il coordinamento diretto del Procuratore Capo della Repubblica di Terni, il Dr. Alberto Liguori - i Carabinieri della provincia di Terni e gli Agenti della Squadra Mobile di Napoli (che procedeva per l’uxoricidio) svolgeranno gli opportuni approfondimenti.
Il 43enne, sottoposto dal PM a fermo, è stato quindi condotto preso il Carcere di Terni a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.