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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Camorra, omicidio Lubrano: cinque ordinanze di custodia cautelare

L'imprenditore, imparentato con la famiglia Nuvoletta di Marano, fu ucciso otto anni fa. Una morte decisa dalla famiglia Schiavone per riaffermare la supremazia dei Casalesi

I carabinieri del reparto Operativo di Caserta hanno eseguito questa mattina cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, nei confronti di altrettante persone, considerate dagli investigatori appartenenti al gruppo di fuoco della fazione del clan dei Casalesi guidata da Francesco Schiavone, detto "Sandokan".

Per tutti l'accusa è di concorso nell'omicidio di Raffaele Lubrano, ucciso nel novembre di 8 anni fa. L’imprenditore era imparentato con la famiglia Nuvoletta di Marano di Napoli, a sua volta legata ai Corleonesi di Totò Riina in quanto aveva sposato la figlia di Lorenzo Nuvoletta, capo storico dell'omonimo clan.

L'agguato a Lubrano, figlio di Vincenzo, quest'ultimo ritenuto il capo della cosca Lubrano-Ligato, che operava tra Pignataro Maggiore e zone limitrofe, avvenne del piccolo centro agricolo del casertano, mentre l'uomo era alla guida di un fuoristrada.

Una morte decisa dalla famiglia Schiavone per riaffermare la supremazia dei Casalesi nella zona di Pignataro Maggiore e dell'intero agro Caleno, in un periodo in cui le organizzazioni criminali controllavano, tra l'altro, l'attività dei conferimenti di pesche e pomodori in sovraproduzione all'AIMA, dando vita vita a truffe milionarie alla Comunità Europea.

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