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Cronaca

Camorra, omicidio Fortunato: notificate cinque ordinanze di custodia cautelare

L'esponente del clan La Montagna fu ucciso a Caivano il 21 gennaio del 2004. Riconosciuta a carico degli indagati l'aggravante prevista per aver agito avvalendosi del vincolo associativo mafioso

Sono cinque le persone raggiunte da una ordinanza di custodia cautelare in carcere del Tribunale di Napoli per l'omicidio di Domenico Fortunato, esponente del clan La Montagna. L’uomo perse la vita a Caivano il 21 gennaio del 2004.

Si tratta di Vincenzo Castaldo, nato a Caivano, 44 anni, detenuto presso il carcere di Caltanissetta; Antonio Esposito, 42 anni, detenuto presso il carcere di Napoli/Poggioreale; Gennaro Gallucci, 27 anni, detenuto presso il carcere di Viterbo; Michele Pepe, 30 anni, detenuto presso il carcere dell'Aquila; Giuseppe Piscopo, 30 anni, detenuto presso il carcere di Spoleto.

Raffaele Angelino, Castaldo,Giovanni Messina e Pepe sono ritenuti mandanti dell'omicidio; Esposito è ritenuto basista del delitto mentre Piscopo, Gennaro Chioccarello, Gallucci e Antonio D'Angelo quali componenti del gruppo di fuoco. L'autorità giudiziaria ha riconosciuto a carico degli indagati l'aggravante prevista dall'art. 7 della l. 203/91, per aver agito avvalendosi del vincolo associativo ex art. 416 bis del codice penale, per agevolare le attività delle associazioni camorristiche del clan 'Castaldo' e di quello alleato 'Messina-Piscopo-Gallucci' di Acerra-Casalnuovo, in contrapposizione con il gruppo 'La Montagna-Di Buono', operanti a Caivano, Crispano e Frattamaggiore, del quale faceva parte l'ucciso.

Come movente dell'omicidio, la risposta all'omicidio di Castaldo - esponente di vertice dell'omonimo clan camorristico - avvenuto a Caivano nel 2003, oltre al desiderio di riaffermare la supremazia del clan Castaldo.

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