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Cronaca

L'operazione da record non basta: paziente morto per arresto cardiaco

Un'enorme massa tiroidea premeva sulle vie respiratorie

Non è bastato un difficile intervento chirurgico eseguito all’Ospedale del Mare di Napoli per rimuovere una massa tiroidea di sospetta natura neoplastica. È deceduto il paziente sottoposto a un'operazione da record dall'equipe del dottor Stefano Spiezia, primario della Chirurgia Endocrina. Le sue condizioni erano parse subito compromesse eppure l'intervento chirurgico aveva dato una speranza ai medici. Un arresto cardiaco ha stroncato l'uomo, di cui non sono ancora state diffuse le generalità, che non è riuscito a superare il post-operatorio. 

Il paziente aveva le vie respiratorie bloccate da una massa tiroidea che invadeva tutti i tessuti del collo. Il primario aveva preso in cura il paziente “attivando rapidamente una sinergia d’azione tra il core team del gruppo oncologico multidisciplinare della tiroide con le due referenti l’oncologa Margareth Ottaviano e la chirurga Claudia Miss), che hanno preparato il caso con un'accurata pianificazione diagnostica attraverso una TC 4D ed una TC PET (ulteriore sinergia tra la radiologa Stefania Tamburrini e il medico nucleare Fiordoro).

Gli specialisti hanno così potuto studiare a tavolino e preparare preoperatoriamente la pianificazione dell’intervento, dall’incisione chirurgica agli strumenti da utilizzare, al fine di una rimozione totale non solo della neoplasia ma anche delle innumerevoli metastasi che invadevano il collo del paziente” ha comunicato l'Asl Napoli 1 facendo un resoconto dell'operazione. Intervento riuscito ma che però non ha potuto evitare la morte del paziente a causa di “post-operatorio molto delicato”, così come aveva concluso anche il primario. 

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