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Cronaca

Operazione Octopus, il controllo della filiera della pesca marittina

I dati: 71 persone deferite all'autorità giudiziaria di cui 5 arrestate, 45 tonnellate di mitili coltivati abusivamente, 32 tonnellate di prodotti ittici conservati in modo non conforme

“Octopus” termine latino che significa polpo, questo il nome dell’operazione finalizzata all’esecuzione di controlli su tutta la filiera della pesca.  L’operazione e’ stata portata avanti su tutto il territorio nazionale in occasione delle festività natalizie e di fine d’anno appena trascorse.  

I dati in effetti parlano chiaro: 71 persone deferite all’autorità giudiziaria di cui 5 arrestate, 45 tonnellate di mitili coltivati abusivamente, 32 tonnellate di prodotti ittici conservati in modo non conforme nonché una tonnellata di datteri di mare. A fornire i numeri nel corso di una conferenza stampa, e’ l’ammiraglio Domenico Picone  Comandante della capitaneria di porto di Napoli.

“Alla base di questo lavoro-spiega l’ammiraglio Picone- c’e’ l’attività investigativa, effettuata delle capitanerie di porto della Campania”.
Al fianco dell’ammiraglio Picone siedono i comandanti delle capitanerie di Salerno, Castellammare e Torre del Greco.  “Si e’ trattato di uno sforzo enorme, che ha visto impegnati complessivamente 97 uomini e donne, 29 mezzi terrestri e 13 navali, ma ci si e’ avvalsi anche di un modernissimo elicottero” ha spiegato Picone. “Abbiamo sequestrato prodotti dal valore commerciale complessivo superiore al milione di euro”.

Nove le operazioni condotte a Napoli e in Campania. Tra queste, l’ammiraglio ricorda le più importanti. L’Operazione ‘Porta Nolana’: “Quando siamo andati abbiamo trovato tutti i negozi chiusi, con l’ausilio del magistrato di turno abbiamo ottenuto la possibilità di aprire le serrande con i vigili del fuoco. Abbiamo sequestrato prodotti che erano conservati in condizioni igienico sanitarie pessime” racconta Picone. E ancora, l’operazione “Villa Literno – Mugnano”, che ha portato al sequestro di10 tonnellate di anguille vive, conservate in vasche non idonee dal punto di vista sanitario.

A Castellammare invece, il sequestro dei datteri di mare che erano conservati in due cantine. La raccolta dei datteri di mare e’ vietata, in quanto provoca la distruzione delle coste e dei litorali. Non usa mezzi termini l’ammiraglio: “ Si tratta di delinquenti che utilizzano martelli pneumatici sott’acqua, causando un danno paesaggistico enorme, ma devono sapere che il loro lavoro e’ nullo, perché noi sequestriamo tutti i prodotti, sottraendoli dal commercio”.

Conferenza Stampa Operazione Octopus - A. Cotugno/NapoliToday

Le operazioni non si sono limitate alla costa, ma hanno riguardato anche l’entroterra: “L’operazione Montesarchio” infatti, ha portato al sequestro di circa 15 chilogrammi di datteri in alcuni esercizi di rivendita al dettaglio di prodotti ittici, ma anche all’arresto di quattro persone che si erano opposte ai controlli.

“Siamo soddisfatti per il lavoro svolto– ha evidenziato l’ammiraglio Picone- e’ stato un servizio determinante ed incisivo, quest’anno ancor più degli altri anni, nonostante i tagli che hanno riguardato anche il nostro comparto”.
Un altro dato che l’ammiraglio Picone ci tiene a sottolineare, e’ quello dei salvataggi e dei soccorsi in mare: “Nel 2011 sono stati ben 556. Di questi, 30 casi limiti, che senza il nostro intervento non si sarebbero salvati”.

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