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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Acerra

Usura e estorsione, otto arresti nel clan Mariniello

Tre in carcere e due ai domiciliari, i sospettati a vario titolo di associazione a delinquere, usura, estorsione e detenzione illegale di armi da fuoco, reati aggravati dalle modalità mafiose

Stamattina i militari del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 5 indagati (3 in carcere e 2 agli arresti domiciliari). Sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere, usura, estorsione e detenzione illegale di armi da fuoco, reati aggravati dalle modalità mafiose.

Altri 3 indagati sono stati catturati in Spagna, sull’isola di Tenerife, tramite SCIP con il supporto dell'Unitá F.A.S.T. (Fugitive Active Serching Team) della polizia spagnola. A finire in manette in Spagna il presunto promotore dell’associazione per delinquere e due suoi parenti.

L’indagine è stata avviata a seguito dell’omicidio di Vincenzo Mariniello, alias 'o cammurristiello,  capo dell’omonimo clan acerranno. Un delitto avvenuto ad Acerra il 17 febbraio 2019 gli autori del quale ad oggi non sono stati individuati.
Nel corso delle investigazioni sono stati identificati quelli che vengono considerati dagli inquirenti il vertice e i collaboratori di un gruppo criminale dedito principalmente all’usura, nonché alcune delle vittime di usura ed estorsioni, tra cui due artigiani.
Inoltre, è stato accertato il tasso usuraio applicato dal sodalizio criminale, che variava dall’8% al 120% mensile.

Sempre dalle indagini è emerso che lo stesso Vincenzo Mariniello sarebbe stato fruitore di un prestito da parte di un suo presunto sodale - questi arrestato nel corso dell’operazione odierna - a seguito del quale ne sarebbero derivate frizioni interne al clan. Gli inquirenti infine sostengono di aver documentato che il suocero del capoclan e un esponente di spicco del clan Di Buono di Acerra possedevano due pistole.

L'omicidio Mariniello: i dettagli

Aggiornato alle 14.23

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