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Cronaca

Duplice omicidio, Don Manganiello: "Abbiamo sentito gli spari, agguato a pochi metri dalla mia parrocchia"

Il parroco, tornato a Scampia dopo 10 anni, stava organizzando una partita di calcetto con i suoi ragazzi quando è avvenuto l'agguato mortale a Pasquale Torre e Giuseppe Di Napoli

''Stavamo organizzando la nostra solita partita di calcetto, quando ad un certo punto la nostra attenzione viene rubata dal forte rumore delle sirene delle forze dell’ordine". Don Aniello Manganiello, parroco da sempre in prima linea nella lotta alla camorra, da poco tempo è tornato - dopo 10 anni - a Napoli Nord. Ai microfoni della Radiazza di Radio Marte ha parlato di quanto è accaduto ieri, il duplice omicidio a colpi d'arma da fuoco di Pasquale Torre e Giuseppe Di Napoli al rione Don Guanella.

"Solo dopo - ha spiegato l'uomo di chiesa - abbiamo capito che si trattava dell’ennesima sparatoria. A trecento metri dalla mia parrocchia, tra l’isolato 1 e 2''.  "È difficile raccontare ai miei ragazzi cosa è successo  - ha proseguito ancora - ma lo farò oggi. Sono ritornato in questa terra per loro, e  per le tante persone per bene che possono migliorare questo quartiere. Lavorare in questo non è facile. Non importa se sei cristiano o sei altro. Mattone dopo mattone, ognuno può fare la sua parte''.

Le immagini dal luogo dell'agguato

Le indagini

Proseguono le indagini della polizia per ricostruire la dinamica e il movente del duplice omicidio, ritenuto di matrice camorristica. Le vittime si chiamavano Pasquale Torre, di 45 anni, e Giuseppe Di Napoli, di 35. Il primo è stato trovato all'interno della vettura in cui dovevano probabilemente trovarsi entrambi, nel Parco dei Colombi, mentre quello del 35enne è stato trovato poco distante.

I commenti

Numerose personalità del mondo politico partenopeo sono intervenute sulla vicenda. Il senatore partenopeo del gruppo Misto, Sandro Ruotolo, ha sottolineato la necessità di "intervenire subito per disarmare Napoli e la sua area metropolitana", mentre il consigliere regionale della Lega Severino Nappi ha puntato il dito verso la ministra Lamorgese spingendo perché "dalle parole si passi ai fatti". "Torniamo a contare i morti ammazzati tra le strade della città - ha dichiarato invece la consigliera comunale di Napoli Alessandra Clemente - Il pugno duro non basta: senza un’azione politica che garantisca più lavoro e benessere sociale".

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