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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio ginecologo: il mistero del telefonino sparito e il rolex accanto al corpo

Sembra ormai accantonata l'ipotesi della rapina finita male. Gli inquirenti sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita dello stimato professionista morto a Milano

Proseguono le indagini per ricostruire l'omicidio di Stefano Ansaldi, ginecologo beneventano specializzato in fecondazione assistita con studio a piazza Cavour, molto conosciuto a Napoli, ucciso con una coltellata alla gola a Milano in via Macchi.

Indagini

L'inchiesta è condotta dal Nucleo Investigativo dei carabinieri e diretta dal pm Adriano Scudieri. Il delitto resta avvolto nel mistero. Sembra ormai sempre più improbabile l'ipotesi di una rapina finita male e si indaga sui motivi che hanno portato il professionista 65enne in Lombardia. 
Il suo cadavere è stato infatti trovato sotto un ponteggio per la ristrutturazione della facciata di un edificio di via Macchi, situato a pochi passi dalla stazione centrale, in una pozza di sangue, con il rolex, il portafogli e una valigetta (al cui interno c'erano solamente biscotti), accanto al corpo. Ansaldi indossava ancora dei guanti in lattice e la mascherina. Trovato sull'asfalto anche un coltello da cucina, probabile arma del delitto. Nessuna traccia invece del suo telefonino, che avrebbe potuto fornire importanti elementi sulle ultime ore del ginecologo e sui motivi del viaggio a Milano. La vittima aveva in tasca solamente il biglietto di andata, ma questo dettaglio dice poco dato che i treni da Milano a Napoli sono sempre frequenti. I due aggressori, invece, la cui identità è ancora avvolta nel mistero, si sarebbero cambiati d'abito dopo l'omicidio facendo perdere le proprie tracce.

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