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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Ponticelli

Processo per l'omicidio di Salvatore Solla: chiesto l'ergastolo per il boss Luigi De Micco

Nel giorno dell'antivigilia di Natale del 2016 Salvatore Solla fu ucciso dai sicari a Ponticelli. Oggi l'udienza: la Procura distrettuale Antimafia ha formulato quattro richieste d'ergastolo

Era l'antivigilia di Natale dell’anno 2016 quando Salvatore Solla venne ucciso con quattordici colpi d’arma da fuoco. Solla morì il 24 dicembre. Secondo l’accusa gli imputati, comunicando tra di loro con messaggi telefonici, erano al corrente di ogni passo del Solla, fino a rintracciarlo nei pressi di una sala scommesse dove trovò la morte. All’udienza di oggi, tenutasi innanzi al Giudice per le Udienze Preliminari, la Procura Distrettuale Antimafia è tornata all’attacco: pena dell’ergastolo per il boss Luigi De Micco, Antonio De Martino, Alessio Esposito e Davide Principe. 

PONTICELLI, UCCISO SALVATORE SOLLA

Diversa sorte per l’imputato Nicola Pizzo, per il quale è stata formulata richiesta di assoluzione dal delitto di omicidio per mancanza della prova che lo avesse commesso. 

A pianificare la morte e a dirigere l’azione omicidiaria, secondo la Direzione Distrettuale Antimanfia, fu il boss Luigi De Micco, informato da un “filatore” che lo notiziava sugli spostamenti della vittima da colpire. Il Pubblico Ministero ha altresì formulato le richieste di condanna nei confronti di coloro che rispondono anche di associazione camorristica, estorsioni, armi e ricettazione, chiedendo di infliggere 15 anni a Moreno Cocozza, Giuseppe Napolitano e Roberto Scala; 12 anni a Giuseppe Borriello; 10 anni ad Antonio Autore, Lino Carbone, Francesco De Bernardo, Giuseppe De Martino, Michele Gentile, Domenico Limatola, Giovanni Ottaiano, Roberto Pane, Nicola Pizzo, Fabio Riccardi, Vincenzo Scala e Gennaro Sorrentino ed infine anni 5 al collaboratore di giustizia Rocco Capasso. 

Degno di nota è un risultato ottenuto dalla difesa nel corso dell’udienza. La richiesta della D.D.A. di acquisire i verbali di interrogatorio resi dal neo pentito Nunzio Daniele Montanino è stata rigettata dal Giudice Attena. Su tale tema, decisive si sono rivelate le argomentazioni scritte dall’avvocato Dario Vannetiello e sostenute oralmente in aula dall’avvocato Giusida Sanseverino nell’interesse di De MIcco, ritenuto mandante dell’omicidio. Il quadro a carico resta pur sempre consistente, grazie a significative ed eloquenti messaggi tra i correi, intercettati dagli inquirenti durante le sofisticate indagini.

Le prossime udienze calendarizzate sono quelle del 19 e 24 ottobre, tutte destinate alle arringhe dei numerosi difensori degli imputati, coinvolti nelle plurime gravi contestazioni del processo alla cosca dei De Micco.

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