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Omicidio in un bar a Miano: la vittima è un pregiudicato dei Lo Russo

Salvatore Milano era già sopravvissuto ad un agguato lo scorso settembre. Uscito da poco dal carcere, aveva ripreso a frequentare ambienti della "Miano vecchia", in contrasto con i ras di "abbasc Miano". Il raid è avvenuto alle 17.30

È stato ucciso all'interno di un bar, a Miano, il pregiudicato 60enne Salvatore Milano. Il suo corpo era in un'area dell'esecizio commerciale in disuso interessata da lavori, forse dove Milano aveva provato a scampare ai proiettili dei killer. Gli assassini sono entrati in azione intorno alle 17.30 in via Vittorio Veneto, al civico 3 dove si trova il bar "Rosetta".

Hanno sparato senza che l'uomo potesse aver scampo. Sul posto si sono diretti subito i carabinieri della Compagnia Stella, che dopo i rilievi del caso hanno dato il via alle indagini.

Omicidio in via Vittorio Veneto a Miano

Omicidio a Miano, Salvatore Milano ucciso in un bar (foto Romano-NT)

Il primo agguato e l'arresto

Milano, ritenuto vicino al clan Lo Russo, era finito nel mirino dei sicari già a settembre dell'anno scorso. Fecero fuoco contro di lui mentre era in auto a Giugliano. Lo colpirono alla spalla, miravano al volto. Riuscì ad arrivare all'ospedale di Pozzuoli dove disse di esser rimasto vittima di una rapina, non convincendo gli inquirenti ma scampando alla morte.

Sarebbe stato arrestato in una retata contro i Lo Russo soltanto due mesi dopo. Affiliato di lungo corso, fedelissimo del boss Mario Lo Russo, aveva scontato già precedentemente anni in carcere per condanne di camorra ed estorsione. Di recente era tornato a frequentare ambienti della "Miano vecchia", in contrasto con i ras di "abbasc Miano".
Ed è su questo scontro che si stanno concentrando le indagini degli inquirenti in queste ore.

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