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Omicidio Vincenzo Ruggiero, nuove ricerche per trovare i resti del corpo

Chiudere il cerchio sui complici di Ciro Guarente e ritrovare i resti ancora mancanti del corpo. Sono questi i due aspetti dell'omicidio di Vincenzo Ruggiero sui cui ancora lavorano gli investigatori. Nella stessa giornata in cui è stata diffusa la notizia del fermo del presunto complice dell'assassino, un 51enne pregiudicato di Ponticelli, i carabinieri hanno proseguito le ricerche all'interno del garage di via Scarpetta, in cui Guarente ha tumulato il cadavere di Vincenzo, dopo averlo fatto a pezzi.

Una settimana fa, la madre della vittima aveva rinnovato l'appello all'omicida di aiutare le ricerche delle parti del corpo, tra cui la testa, che ancora non sono state trovate, così da poter celebrare il funerale.

Purtroppo, anche questo ennesimo sopralluogo a Ponticelli, durato diverse ore, con tanto di strumentazione scientifica e rilievi, non ha permesso di fare ulteriori passi in avanti. Dal garage dell'orrore, sotto sequestro dalla fine di luglio, fuoriesce ancora un odore nauseante. Nei giorni passati, perquisizioni senza risultati sono state eseguite anche nell'automobile di Guarente e nella casa di Even, la transessuale che ospitava Vincenzo, convivenza che avrebbe scatenato la furia omicida del 35enne.

Il nome del complice sarebbe stato fatto dallo stesso assassino, messo sotto torchio dagli investigatori. Sarebbe stato il 51enne a fornire l'arma con la quale è stato sparato il giovane di Parete. Ma le indagini non si fermano, perché gli inquirenti sarebbero sulle tracce di un secondo complice.

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