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Cronaca

Sparatoria a Montesanto, fermato ieri Marco Riccio

Fermato ieri per la sparatoria alla stazione della Cumana di Montesanto del 26 maggio Marco Riccio. L'uomo di 29 anni non è accusato di aver materialmente sparato, ma di far parte del commando. Riccio è imparentato con alcuni esponenti della camorra dei Quartieri Spagnoli

Prima svolta nelle indagini sulla sparatoria del 26 maggio scorso a Napoli che tolse la vita a Petru Birladeanu, il musicista rom di 33 anni che si esibiva con la sua fisarmonica nella stazione della Cumana di Montesanto.

L'uomo fermato è Marco Riccio, un ventinovenne napoletano, con precedenti. Riccio è ritenuto uno dei componenti del commando che sparò all'impazzata tra la folla. Nei suoi confronti è stato emesso dalla Dia un provvedimento di fermo per concorso in omicidio volontario. L'uomo si trova ora negli uffici della questura.

Gli indizi a carico dell'indagato sarebbero rappresentati non dalle riprese video che recentemente sono state diffuse dai media bensì dalle dichiarazioni di alcuni testimoni oculari.

Marco Riccio è imparentato con alcuni esponenti della camorra dei Quartieri Spagnoli. Il giovane non è accusato di aver materialmente sparato, ma di far parte del commando, composto da otto sicari, protagonista del raid. La famiglia Riccio era legata un tempo al clan Mariano, egemone un tempo sui quartieri, ma recentemente si sarebbe alleata ai rivali del clan Sarno.

Il decreto di fermo è stato emesso dai pm della Dda di Napoli Antonio Amato e Michele Del Prete. Il raid sarebbe stato stato realizzato dai Sarno e dai suoi alleati, che intenderebbero estendere il proprio potere nella zona del centro antico e in particolare nei Quartieri Spagnoli, proprio per intimidire i Mariano, famiglia «storica» della camorra dei Quartieri.
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