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Una partita per ricordare Lello Perinelli: "Giustizia per il suo omicidio"

Venerdì inizierà il processo, ma Scampia ha voluto stringersi intorno alla famiglia di Lello Perinelli per chiedere giustizia e una pena severa per chi ha tolto alla vita a un ragazzo di 21 anni. Raffaele è stato ucciso con una coltellata al cuore il 6 ottobre 2018. A colpirlo è stato Alfredo Galasso, 31 anni, otto giorni dopo una lite davanti a una discoteca. 

Il giovane amava il calcio, per questo motivo il modo migliore di ricordarlo, a sei mesi dalla sua scomparsa, è stato quello di organizzare una partita di calcio. Centinaia le persone accorse sugli spalti. Oltre ai parenti, c'erano gli amici e i professori di questo ragazzo, che dopo il diploma aveva cominciato a lavorare con la madre in una ditta di pulizie per meno di 700 euro al mese. "Lello viveva per il calcio - racconta la sorella Francesca - e con questa partita vogliamo ricordare chi era mio fratello. Stanno cercando di infangarlo, per giustificare il suo assassino e non è giusto. Veniamo da un quartiere difficile, ma abbiamo sempre scelto la strada della legalità e l'amore delle persone venute oggi lo dimostra". 

Raffaele Perinelli era stato anche un ottimo studente: "Era il ragazzo dei sorrisi - afferma Gennaro De Crescenzo, docente dell'Isis Bassi di Scampia - Era diventato un simbolo perché oltre al calcio aveva scelto il lavoro, non cadendo in dinamiche che purtroppo in questi quartieri sono troppo frequenti. Ci aspettiamo giustizia, non vendetta, perché Lello ce l'aveva fatta e qualcuno ha deciso che la sua vita non doveva andare avanti". 

I primi calci del 21enne erano stati tirati sui campi dell'Arci Scampia, prima di approdare ai dilettanti: "Quello che posso dire è di aver conosciuto un ragazzo pulito e vivace - spiega Antonio Piccolo, il primo allenatore - se qualcuno cerca screditare Lello, probabilmente, è solo per motivi processuali. Per tutti noi, era un ragazzo che amava la vita". 

Sul capo di Alfredo Galasso, reo confesso, pende l'accusa di omicidio volontario. L'imputato ha chiesto il rito abbreviato e potrebbe ricevere uno sconto di pena. La famiglia Perinelli si sta battendo per affermare la tesi della premeditazione. Venerdì 12 aprile ci sarà l'udienza preliminare.

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