Ucciso per diverbi condominiali: imputato condannato a 24 anni di carcere
La sentenza di primo grado sull'omicidio di Patrizio Falcone, avvenuto il 23 maggio 2020 a Napoli nel quartiere Marianella
Mauro Severino è stato condannato a 24 anni di carcere per l'omicidio di Patrizio Falcone, il 42enne marittimo ucciso con una coltellata al cuore per diverbi condominiali il 23 maggio 2020 a Napoli, nel quartiere Marianella.
Questa la sentenza della Prima sessione di Corte d'Assise. In aula all'udienza era presente anche l'assessora del Comune di Napoli Alessandra Clemente in rappresentanza dell'Amministrazione che si è costituita parte civile, insieme alla Fondazione Polis, nel processo penale a carico del responsabile dell'omicidio.
"Ai familiari e ai figli di Patrizio va la nostra vicinanza come città e come amministrazione e ci battiamo per una città senza violenza affinché - ha dichiarato Alessandra Clemente - ciò che è accaduto non sia dimenticato e il responsabile di un omicidio così crudele condannato dalla giustizia grazie al lavoro delle forze dell'ordine e alla magistratura".
"Ringrazio per non averci fatto sentire soli tutte le istituzioni e le forze dell'ordine che sono state dal primo momento al nostro fianco: il Comune di Napoli, la Fondazione Polis, l'Arma dei Carabinieri di Piscinola e la Magistratura. Sono impegnata a dare il buon esempio ai miei figli, così come ha sempre fatto il loro papà. Vogliamo giustizia non vendetta e che le vittime di violenza di ogni tipo non siano mai lasciate sole". Queste le parole di Anna Gaeta, moglie di Patrizio Falcone, riportate da Dire.