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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Omicidio Norina Matuozzo: "Non c'entra la camorra, fu femminicidio"

Uccisa dal marito a Melito, questi sta collaborando con la giustizia per la sua vicinanza ai Di Lauro. Le proteste dei familiari della vittima

Norina Matuozzo aveva soltanto 33 anni quando, lo scorso marzo, venne uccisa nella sua abitazione di Melito dal marito. Del suo caso si è tornati a parlare oggi 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
“La storia di Norina è un ennesimo femminicidio - Ha affermato a Radio Crc Giuliana Covella, giornalista e scrittrice – e non, come è stato descritto, un omicidio di camorra”. Il marito della 33enne era un ex sorvegliato speciale contiguo al clan Di Lauro.

“Giustizia, in questo caso, non può esserci – ha proseguito Covella – Collaborare con i magistrati è solo un pretesto per avere ulteriori sconti di pena. Quello che mi ha colpito dei fratelli di Norina è proprio il fatto che loro ricordassero le raccomandazioni che le facevano. Inconsapevolmente lei, un po' come tutte le donne, sapeva il rischio che correva. Norina aveva saputo del tradimento del marito perché la stessa ex amante glielo aveva comunicato e, paradossalmente, lui cosa ha fatto? L'ha uccisa. La sopraffazione, la violenza sulla donna, tipiche del camorrista, non vengono accettati dalla donna che muore, uccisa. Alla base c'è il rispetto reciproco tra le persone. Non c'è superiorità tra uomo e donna, ma questo non accade”.

La cugina di Norina: “Chiediamo giustizia”

È stata intervistata sulla vicenda, sempre da Radio Crc, anche la cugina della vittima, Marika Matuozzo. “Noi chiediamo giustizia. Non è possibile che il marito, dopo essersi pentito, possa cavarcela con pochi anni di carcere – spiega – Norina è stata uccisa in quanto donna, la camorra non c'entra nulla. Domani, con la fiaccolata, proveremo a metterci la faccia e chiediamo aiuto a tutti, proprio per aiutarci e chiedendo giustizia tutti assieme. Dopo due ore dall'omicidio di Norina, Marco di Lauro fu catturato e tutta l'attenzione mediatica fu rivolta a lui, senza mai citare il femminicidio in quanto tale”.

“Chiediamo giustizia – ha proseguito – per tutte le donne vittime di violenza domestica. Fino a qualche settimana fa nessuno conosceva Norina e la sua storia, ma grazie ad un associazione siamo riusciti a far emergere tutta la storia. Speriamo che le istituzioni giudichino il suo ex marito come un uomo che uccide la propria moglie. Quantificare in somma di denaro la vita do una perdona è impossibile. I miei zii vogliono rifiutare, ovviamente. Non è normale risarcire del danno. Lui ha fatto tutto perché sapeva di poter prendere l'ergastolo, e non per vero pentimento. Chiediamo che Norina venga giudicata diversamente”.

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